Tutto è partito da una corsa clandestina di cavalli nelle zone collinari di Noto il 9 luglio. Gli investigatori sono partiti dall’analisi dei video pubblicati sui social per identificare i partecipanti ed effettuare perquisizioni e denunciare cinque persone. Adesso per una di loro, insieme a una donna proprietaria dell’immobile, arriva anche la denuncia per abusivismo edilizio.
Ieri infatti agenti del locale commissariato di polizia hanno chiuso gli accertamenti, denunciando in stato di libertà R.S., 63enne di Avola già noto alle forze dell’ordine e denunciato per maltrattamenti su animali, e M.C., 59enne di Noto. Al momento delle perquisizioni, il 29 luglio, in contrada Faldino, dove si trova una scuderia equina, è stata presa in esame anche la parte strutturale delle stalle ed è stato accertato il totale abusivismo edilizio, in quanto opere realizzate in assenza di permesso di costruire.
In particolare sono stati analizzati i manufatti in muratura adibiti all’alloggio dei cavalli e come fienile, nonché l’intera area su cui sorgevano, estesa per cinquemila metri quadrati. «Si constatava – spiega la polizia – la presenza di un fabbricato rurale realizzato parte in muratura di pietra e parte in blocchi calcarei, con superficie di 80 metri quadri, con copertura di lamiera zincata. Altre strutture precarie, adiacenti al fabbricato, consistevano in baracche in legno con pannelli riciclati».
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