«Mi spiace moltissimo non aver fatto la perfomance. Nessuno ci ha spiegato dell’annullamento dell’evento». Queste le parole di di Gabriella Pellitteri, artista non vedente la quale doveva esibirsi proprio ieri (8 novembre) in una prestazione tattile sulla Vittoria Alata custodita a palazzo Aiutamicristo di Palermo. Ma il giorno prima dell’esibizione l’estemporanea è stata bloccata dai responsabili, senza una spiegazione valida.
«La Sovrintendenza ai Beni culturali dovrà spiegarci del perché ha fatto marcia indietro in merito alla mia esibizione. La statua è già danneggiata. È inaudito pensare che con la mia performance potevo deteriorare l’opera. Noi volevamo, raccogliere dei fondi economici utili alla restaurazione della stessa». L’opera di Antonio Ugo, tempo fa era stata rubata e segata in tre parti che adesso giacciono all’interno dello stesso palazzo.
Già nella scorsa edizione della Settimana, sono stati raccolti fondi per il restauro dell’importante scultura bronzea e anche in questa edizione la Settimana delle culture sta proseguendo la raccolta. Ma purtroppo con uno scambio di email, la sovrintendenza ai beni culturali, presieduta da Maria Elena Volpes, ha negato la possibilità di eseguire la performance a palazzo Ajutamicristo.
Un diniego che ha anche rattristato l’artista Gabriella Pellitteri, che in alternativa, sempre ieri, alle 18.30, ha tenuto un recital con accompagnamento musicale dal vivo nella chiesa di Santa Maria La Nova, intitolato Poetiche armonie.
«La mia disabilità visiva – conclude l’artista – non c’entra nulla con il diniego. Almeno spero. Io non faccio del mio problema un’arma contro le istituzioni. Toccare un’opera significa approcciarsi all’arte col il tatto al posto della vista. Tutto qui».
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