Senza linea telefonica né accesso a internet. Sono queste le condizioni in cui si lavora ad AcisantAntonio in quello che ha sostituto il vecchio ufficio di collocamento: il centro impiego. Una struttura che a differenza del vecchio collocamento, uno in ogni Comune, fornisce servizi – anche se forse è meglio parlare di disservizi fino ad oggi – a un comprensorio di amministrazioni territoriali, allargando di molto il bacino della propria utenza. In particolare il centro impiego di Aci SantAntonio serve tutti i comuni delle Aci oltre a quello di Valverde e San Gregorio, ma poiché non ha gli strumenti basilari perché i dipendenti possano svolgere il proprio lavoro, si trasforma da supporto nella ricerca di un impiego per chi è disoccupato, in un handicap. «Non abbiamo mai avuto né il telefono né la rete internet e se riusciamo a dare comunque un servizio alla gente che viene è solo grazie alla buona volontà dei singoli», afferma il dirigente responsabile Antonio Belcuore.
La conseguenza più immediata è che il centro è pressochè isolato. Fare una ricerca sul web è inutile dal momento in cui il sito di Centroimpiego.it offre informazioni vecchie di un paio danni fa – quando lufficio era ancora ad Aci Catena – e il numero di telefono di riferimento risulta inesistente. E i commenti non sono lusinghieri. Raggiungere lufficio personalmente è al momento lunica soluzione possibile, ma non ci sono dei cartelli per strada che ne indichino lubicazione. Il centro per limpiego delle Aci, tuttavia, è allinterno della struttura del grande supermercato Mercati Alimentari, quindi è più facile trovare il posto seguendo lindicazione per il supermercato piuttosto che quella per la struttura pubblica. Il cartello per lufficio è presente solo nellultima rotatoria stradale, pochi metri prima del cancello dingresso. «Lubicazione non è male, è abbastanza equidistante da tutti i comuni che dobbiamo servire e ha molto spazio per le auto», sostiene Belcuore.
Se però il posteggio non è mai un problema per gli utenti, questi devono tornare più volte per completare la propria pratica. Mancando sia la linea telefonica che quella telematica, infatti, la gente deve prima presentare personalmente la propria richiesta per poi tornare dopo un paio di giorni per ritirare il certificato compilato. «Siamo costretti a raccogliere le domande per espletarle tutte insieme nei momenti di calma, in genere verso lora di pranzo», spiega il responsabile. Una situazione difficile, che però è «migliorata rispetto a qualche mese fa quando i tempi di attesa erano fino a trenta giorni», come afferma il nostro lettore Alfredo Lupò vittima di questo infelice esempio di gestione dei servizi. «Ho richiesto un certificato per potere essere assunto e se a novembre mi hanno detto di aspettare 30 giorni, la settimana scorsa mi hanno rimandato di due giorni. Decisamente meglio, anche se i problemi gravi rimangono».
Ciò che è cambiato da novembre ad oggi non sta nelle modalità di lavoro, come afferma il responsabile: «Perché in una tale condizione di crisi riusciamo a dare risposte alla gente solo grazie ai sistemi e alle iniziative del personale», ma nella organizzazione del lavoro, in piena autonomia, e soprattutto nella presenza di un dirigente. I dipendenti cioè usano e usavano mezzi personali per svolgere il proprio lavoro, ma lo facevano in tempi molto più dilatati. «Io sono qui dallinizio di novembre e posso rispondere per il periodo di mia competenza, ma dobbiamo dire che prima, oltre alla mancanza di mezzi, mancava il dirigente di riferimento e i dipendenti si erano autorganizzati».
Difficile, dunque, la situazione del centro impiego delle Aci, «anche se si affaccia la prospettiva di un grande cambio positivo», promette Belcuore. «Saremo presto in una nuova sede ad Acireale, dotata di tutto ciò che serve ad un ufficio per funzionare in modo efficiente e tempestivo», annuncia il dirigente.
Aggiornamento. Dopo la pubblicazione dell’articolo di CTzen, riceviamo la nota del dirigente del centro per l’impiego di Acireale Antonino Belcuore che annuncia: «Si comunica che si sta procedendo al trasloco degli uffici del CPI di Acireale da Aci SantAntonio alla nuova sede di Via Maddem 101, Acireale. Al fine di consentire una maggiore celerità e creare il minore nocumento possibile agli utenti, gli uffici resteranno chiusi al pubblico dal 14 al 18 aprile pp.vv. per riaprire martedì 22 aprile nella nuova sede, così come sopra indicata».
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