Nel regno della forestazione-confusione

da Giuseppe Messina
segretario dell’Ugl agroalimentare siciliana
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Il comparto forestale va normalizzato attraverso una riorganizzazione di mezzi, uomini e risorse finanziarie. E’ il convincimento di Ugl Agroalimentare che nasce da un approfondimento sulle debolezze emerse in maniera ancora più forte quest’anno.

Un sistema incentrato su una organizzazione amministrativa che fa acqua da tutte le parti e che penalizza i lavoratori forestali a tutto tondo: senza un lavoro stabile, senza certezza retributiva, senza certezza nel diritto alla prestazione e senza sicurezza sul lavoro.

La Regione siciliana ha mostrato ancora una volta preoccupanti limiti intorno ai quali si è condotta finora una delicatissima gestione del patrimonio boschivo, dell’ambiente, del territorio.

Il sistema di reclutamento incentrato su un costrutto fatto di leggi regionali e decreti attuativi sistematicamente disattesi e che fonda le ragioni sulla delega politico-amministrativa che somiglia tanto allo “spezzatino di carne”: la manutenzione afferisce all’assessorato regionale Risorse agricole e forestali, il servizio antincendio all’assessorato regionale Territorio e Ambiente ed il reclutamento all’assessorato regionale Famiglia e Lavoro.

Molti Servizi Uffici Provinciali del Lavoro operano le chiamate con un proprio sistema di scorrimento: chi applica l’anzianità di iscrizione all’anagrafe agricola, chi invece ricorre all’anzianità di servizio per qualifica. Graduatorie che non vengono aggiornate neanche quando il lavoratore decede e dove si disattende anche l’art.112 della legge regionale 28 dicembre 2004 che interpreta il secondo comma dell’art.59 della legge regionale 6 aprile 1996, n.16 nel senso che il possesso della relativa qualifica con precedenza lavorativa nella mansione costituisce titolo preferenziale.

Poi c’è chi ancora elude la disposizione contenuta nel secondo comma dell’art. 112 della legge regionale 28 dicembre 2004 in tema di priorità nella formazione del contingente. Un sistema che non regge e calpesta giornalmente il diritto del lavoratore con casi limite di esercizio del diritto d’opzione ai sensi dell’art.50 della legge regionale numero  16 del 1996 – effettuato nel 1999 – per il passaggio dall’Azienda Foreste Demaniali all’Ispettorato Ripartimentale e la contestuale perdita della garanzia occupazionale di 151 giornate, scavalcato da altri concorrenti immessi nel contingente successivamente.

Ugl Agroalimentare chiede al governo regionale di assumersi la responsabilità di questo stato degenerativo ed assuma concreti provvedimenti per regolamentare il settore, assegnando centralità al lavoratore forestale, qualificandone l’azione attraverso l’ampliamento delle funzioni per intraprendere un processo di professionalizzazione propedeutico per un rapporto stabile e duraturo con l’amministrazione regionale; rimuovendo così un perverso sistema di sprechi ed ingiustizie.

Ugl Agroalimentare chiede, inoltre, che il governo regionale vigili affinché nella riformulazione delle graduatorie dei lavoratori forestali impegnati nei servizi antincendio si applichi pedissequamente la legge regionale 14 novembre 2008, n14.

Foto dei boschi siciliani tratta da informasicilia.it

 

 

Redazione

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