Nel PD all’Ars i presidenti di Commissioni pronti a dimettersi

PRONTO A LASCIARE ANCHE IL CAPOGRUPPO BALDO GUCCIARDI. IL TUTTO I NOME DI UN IPOTETICO ACCORDO SIGLATO IERI SERA A ROMA GRAZIE ALLA MEDIAZIONE DI GIUSEPPE LUPO

di Carmelo Raffa

Ieri sera a Roma il cielo appariva sereno in casa del Partito Democratico e ciò veniva favorito dalla disponibilità di Rosario Crocetta di procedere rapidamente all’azzeramento della Giunta regionale e contestualmente dall’impegno del Segretario regionale del PD siciliano, Fausto Raciti, di far presentare le dimissioni ai deputati che ricoprono cariche istituzionali all’Ars, ivi compreso il capigruppo Baldo Gucciardi.

Antonello Cracolici lascerebbe quindi la presidenza della Commissione Affari Istituzionali, Pippo Digiacomo quella della Sanità ed infine Bruno Marziano la presidenza della Commissione Attività produttive.

Cosa dire? Sembrerebbe che questa volta la diplomazia capitanata da una persona saggia che porta il nome di Giuseppe ed il cognome di Lupo abbia portato un po’ di pace tra coloro che si dichiarano oggi appartenenti al Partito Democratico.

Certamente il Governatore nei giorni scorsi le aveva tentate tutte per rompere definitivamente il giocattolo, compresa un’intervista farneticante rilasciata ad una Tv privata nella quale si rivolgeva al popolo per denunciare manovre oscure nei suoi confronti e dell’assessora-studentessa Scilabra.

Il popolo, il popolo e sempre più il popolo diventa nei momenti di sconforto di Rosario Crocetta l’interlocutore privilegiato e noi siamo sempre qui per ricordargli che la sua elezione alla Presidenza della Regione è stata il frutto di manovre verticistiche tra i partiti ed i capi correnti e che gli elettori alla sua Persona hanno appena accordato un valore aggiunto da prefisso telefonico.

È indispensabile dopo il compromesso raggiunto nella serata di ieri nella sede romana del Partito Democratico che, Lei, Crocetta, che giustamente afferma di provenire da una famiglia umile, per la posizione che occupa deve un po’ rispetto innanzitutto ai partiti che l’hanno sostenuta due anni fa ed anche alle altre forze che vogliono dare un contributo serio per lo sviluppo e l’occupazione nell’isola.

Lasci perdere il popolo, caro Signor Crocetta, e prosegua il suo mandato con coloro che realmente gliel’hanno conferito e per fare ciò da oggi in avanti niente gioco delle tre carte e rinunzi al metodo da lei preferito del divide et impera.

Se poi non si riterrà soddisfatto di ciò, beh, non le rimane di rivolgersi veramente al Popolo per chiedere i voti che secondo noi non le arriveranno mai più.

Giulio Ambrosetti

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