Il bando non c’è ancora, ma la settimana che si è appena aperta sarà decisiva per stabilire il percorso per l’individuazione dei navigator, gli orientatori che accompagneranno i beneficiari del reddito di cittadinanza nel percorso di inserimento nel mondo del lavoro. Una figura, quella pensata dal ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, che in Sicilia negli ultimi mesi ha destato più di una preoccupazione da parte degli ex sportellisti della formazione professionale, lavoratori che negli anni hanno assunto proprio il ruolo di orientatore richiesto oggi con il neologismo navigator. Ma che nell’Isola, appunto, esistevano già.
Così, mentre a livello nazionale Anpal ha pubblicato il bando per l’affidamento del servizio di gestione e organizzazione della prova scritta per la selezione pubblica dei navigator, in Sicilia gli sportellisti tornano a far sentire la propria voce e annunciano il via allo sciopero della fame. Gli ex lavoratori degli sportelli multifunzionali, infatti, si appellano al Titolo V della Costituzione, che prevede che le politiche attive del lavoro non siano gestite a livello nazionale, ma vengano commisurate dalle Regioni. Al momento, invece, il governo gialloverde ha immaginato una selezione centrale, un concorsone che dovrebbe essere bandito direttamente dal ministero. Un cambio di rotta importante per gli ex lavoratori, che si augurano che l’amministrazione regionale possa prevedere per loro un canale privilegiato nella selezione, alla luce dell’esperienza maturata negli anni di servizio.
In un primo tempo si sarebbe dovuti partire questa mattina, a partire dalle 9, con un sit in in viale Trinacria, davanti alla sede dell’assessorato regionale alla Famiglia e alle Politiche Sociali, anche per richiamare l’attenzione del titolare del dicastero, Antonio Scavone, al quale gli ex sportellisti hanno chiesto formalmente un incontro, senza però avere avuto ancora risposta. Tuttavia le condizioni meteo sfavorevoli hanno portato gli organizzatori a rimandare a domani l’inizio. Il presidio proseguirà anche nei prossimi giorni, soprattutto il 13 marzo, a sostegno del tavolo ministeriale convocato a Roma coi sindacati.
«Siamo determinati e carichi – dice Adriana Vitale, portavoce degli Ex sportellisti liberi, movimento che racchiude la maggior parte dei lavoratori del comparto – anche se non neghiamo una certa apprensione per questa nuova battaglia, che è nuova solo in termini temporali. Digiunare e dormire all’addiaccio non è certamente facile per nessuno, abbiamo la consapevolezza che sarà dura. La dignità – prosegue Vitale – non ha prezzo e lo abbiamo ampiamente dimostrato. Chiediamo solo di riavere ciò che c’è stato ingiustamente tolto: il nostro lavoro per far vivere dignitosamente le nostre famiglie».
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