A Palermo ne rimarranno fuori quasi mille, a Catania crica 800, a Messina oltre seicento. Come era prevedibile, in Sicilia le candidature per ricoprire il ruolo di navigator – il tutor di chi percepisce il reddito di cittadinanza – sono state moltissime, in totale 11.886, seconda Regione dopo la Campania con 13mila. Adesso però non tutti i candidati potranno affrontare il test a risposta multipla per la selezione: l’avviso pubblico dell’Anpal, l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro che sta gestendo il concorso, prevede infatti che ci sia una proporzione di uno a venti tra i posti disponibili per ogni provincia e il numero di aspiranti navigator che possono fare il test. Scatta adesso quindi un filtro, sulla base del voto di laurea: solo chi ha un voto alto riuscirà ad accedere alla prova. Solo uno su quattro ci riuscirà.
Guardando ai dati provincia per provincia, ai centri per l’impiego di Agrigento sono destinati 35 navigator, i candidati ammessi alla prova possono essere massimo 700 e ci sono state 979 domande. A Caltanissetta 24 navigator, massimo 480 candidati per la prova, domande presentate 622. A Catania cento navigator, massimo 2000 candidati al test, domande 2.758. A Enna 13 navigator, massimo 260 candidati alla prova, domande 420. A Messina 45 navigator, massimo 900 candidati al test, domande 1.525. A Palermo è destinato il maggior numero di navigator, 129, di conseguenza al test si potranno presentare al massimo in 2.580 ma le domande sono state 3.503. A Ragusa 21 navigator, candidati ammissibili alla prova 420, domande 579. A Siracusa quasi tutti coloro che hanno presentato domanda potranno cimentarsi nel test: i navigator previsti sono infatti 31, i candidati ammissibili 620, le domande sono state 644. Infine a Trapani 35 navigator, numero massimo di candidati alla prova 700, domande 856.
Guardando ai dati a livello nazionale, le città di Palermo e Catania sono nella top cinque di quelle con più domande. Al primo posto c’è Roma con 7.092, seguita da Napoli (6.812), poi le due siciliane: Palermo con 3.503 e Catania dove i candidati sono 2.758 e Salerno, con 2.457. Con questo primo concorso nazionale gestito da Anpal verranno selezionati tremila navigator, di cui 429 destinati alla Sicilia, così ripartiti: 129 a Palermo, 100 a Catania, 45 a Messina, 35 ad Agrigento e Trapani, 31 a Siracusa, 24 a Caltanissetta, 21 a Ragusa e 13 a Enna.
Ma le assunzioni per il potenziamento dei centri per l’impiego non dovrebbero finire qui. Secondo la senatrice catanese del Movimento 5 stelle, Nunzia Catalfo, nella cabina di regia nazionale del reddito di cittadinanza, in Sicilia verranno assunti altre 1240 persone fino al 2021. Tutte a seguito di bandi che deve predisporre la Regione. In particolare 111 posti sono coperti da risorse del Jobs Act, mentre 277 con fondi contenuti nell’ultima legge di stabilità nazionale. Questi due bandi dovrebbero essere pubblicati a breve. «Abbiamo già predisposto tutti i documenti – spiega a Meridionews l’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone – adesso siamo in attesa dell’ok da Roma. L’obiettivo è quello di partire già in estate, in linea con i navigator».
Ci dovrebbero poi essere poi altre due tranche di assunzioni: 429 entro il 2020 e altri 429 entro il 2021. «Si tratta – spiega Catalfo – di assunzioni a tempo indeterminato coperte dalle risorse previste dalla legge sul reddito. In totale sono seimila a livello nazionale e alla Sicilia, che è una delle Regioni con più richiedenti, tocca una quota del 14 per cento». Spetterà sempre alla Regione predisporre i concorsi e stabilire i prerequisiti per l’accesso, considerato che nei centri per l’impiego dell’Isola c’è una forte carenza dei ruoli maggiormente qualificati. Infatti su un totale di 1.534 dipendenti dei Cpi 1.165 appartengono alle fasce A e B (le più basse), solo 70 alla fascia C e 200 alla D.
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