«Se ridete almeno una volta durante la visione, sarà il film di Natale più comico della storia del cinema italiano». Quando il 20 dicembre il comico e autore palermitano Emanuele Pantano lancia sulla propria pagina Facebook il primo cinepandoro della storia, forse non sa che quella frase potrebbe essere usata a proprio svantaggio. Perché il film di Natale – lanciato alle ore 14 sul canale youtube della Rai in quello che è un vero e proprio esperimento per la tv di Stato – è in realtà una long version di due star del web come Andrea Panciroli (più noto come Pancio, anche sceneggiatore insieme a Pantano) ed Enzo Biasi (conosciuto come Enzuccio), che insieme vantano più di un milione di seguaci su Instagram e più di quattro milioni su Facebook.
Tante poi le collaborazioni eccellenti: dal presentatore Giancarlo Magalli all’attore Enzo Salvi alla cestista Valentina Vignali fino ad arrivare a Herbert Ballerina (il soprannome dato nelle collaborazioni con il comico Maccio Capatonda), al rapper Clementino e all’ex pugile Clemente Russo. E il cinepandoro in appena una settimana ha già riportato oltre un milione di visualizzazioni su Youtube, un risultato mai raggiunto dalla Rai neanche coi suoi programmi di punta.
«D’altra parte la Rai non ha mai trasmesso un cinepanettone nella sua programmazione – fa notare Pantano – ma per una questione di diritti, non certo politica o editoriale. Nel momento in cui Netflix acquista il cinepanettone classico abbiamo pensato che se il più grosso produttore del web fa un’operazione così allora cosa rimane a chi vive col proprio lavoro su internet? L’idea è nata così. La Rai si è convinta grazie all’hype (l’aspettativa … ndr) che si è scatenata».
Così la meta di questo inusuale cinepandoro è Roccaraso, ambita meta sciistica dell’Abruzzo: non più gli esotici luoghi della coppia Boldi e De Sica ma un riferimento molto più “sfigato”, per così dire, in linea con la parodia di certi luoghi e di certe atmosfere che si voleva fare. «Tutta l’operazione è durata 57 giorni – racconta lo sceneggiatore -, noi volevamo fare un’ironica concorrenza a Netflix e, dopo una storia su Instagram di Pancio, in tanti ci hanno chiesto di mettere su per davvero il film. Personalmente non ho mai lavorato in una maniera così bella e professionale come questa: gli youtuber si sono rivelate persone che si mettono a disposizione, scambiandosi le battute in base all’efficacia e non all’importanza del nome».
Nonostante la volontà di giocare, dunque, Natale a Roccaraso tenta di essere in qualche modo professionale. E pur se alcune battute lasciano un po’ a desiderare, così come alcune interpretazioni, la qualità generale è discreta, soprattutto quella relative alle riprese. «C’è una trama, ci sono alcuni colpi di scena e una serie di citazioni – afferma Pantano – Il prodotto comunque è un ottimo video Youtube. L’idea insomma era di puntare a un target giovane. Con il costo del nostro lavoro non ci hanno neanche pagato neanche la sceneggiatura di Natale a 5stelle. E noi possiamo comunque dire che la nostra sfida è stata vinta: volevamo pagare il film attraverso il placement, per capire se si può creare un mercato di questo genere che possa reggere da soli. Contatti così alti garantiscono interesse per le aziende che fanno placement: l’obiettivo era aumentare i contatti, sul canale Youtube della Rai le iscrizioni sono aumentate di quasi 700mila».
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