Nasce l’osservatorio socioeconomico Regione-Svimez L’analisi dei bisogni per promuovere politiche mirate

Un osservatorio permanente per analizzare lo stato di salute economico e sociale della Sicilia. È stato presentato e sottoscritto questa mattina a palazzo d’Orleans il protocollo d’intesa tra l’Irfis, la banca della Regione Siciliana, e la Svimez, l’associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno. A mettere in calce le loro firme, il governatore Nello Musumeci, il direttore della Svimez (ed ex assessore all’Economia nella giunta Crocetta) Luca Bianchi, il presidente dell’Irfis Giacomo Gargano e l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao. Obiettivo dell’osservatorio sarà quello di analizzare diversi aspetti della vita sociale ed economica dei siciliani per elaborare efficaci politiche di sviluppo per le imprese.

Si tratta del primo caso di protocollo d’intesa di questo genere promosso da una Regione italiana, con l’obiettivo di «modernizzare la Sicilia – ha detto Musumeci – e trasformarla in una Regione realmente europea. I dati che ci aspettiamo di ricevere dall’Osservatorio potranno esserci d’aiuto nella messa a punto di misure economiche in grado di trasformare la nostra Isola da terra di emigrazione in terra di immigrazione. Perché solo una economia solida e dinamica è in grado di bloccare il flusso ininterrotto di ragazzi che la lasciano per andare a cercare fortuna altrove».

La convenzione peserà sulle casse della Regione per 30mila euro l’anno, mentre l’attività della Svimez si svolgerà su tre livelli di intervento: la realizzazione di analisi quadro e di scenario sull’economia e la società siciliana; la stima dell’impatto territoriale delle principali misure di politica economica nazionale e regionale; la ricognizione dei fabbisogni economici e sociali della Regione per rilanciare il comparto economico e produttivo.

«L’obiettivo – ha spiegato il presidente dell’Irfis, Giacomo Gargano – è quello di mettere a punto una lente di ingrandimento sulle esigenze dell’economia siciliana per calibrare le politiche di sviluppo del governo regionale e creare nuovi strumenti finanziari da parte di Irfis. Sono decenni – ha proseguito – che in Sicilia si fa credito senza avere una visione complessiva dell’economia dell’Isola, e questo modo di procedere, nonostante l’enorme quantità di denaro messa in campo dai precedenti governi regionali, non è riuscita a fare crescere il nostro sistema imprenditoriale. Adesso è tempo di smettere di procedere per tentativi e di usare tutti quegli strumenti di analisi e di previsione che ci possono aiutare a capire quali sono i settori dove bisogna concentrare le risorse disponibili, per creare finalmente un ambiente competitivo e attraente per le imprese».

I rapporti, che saranno pubblicati dall’Osservatorio con cadenza trimestrale a partire dal prossimo mese di dicembre, diventeranno uno strumento fondamentale per progettare le politiche necessarie allo sviluppo dell’imprenditoria e per misurarne l’efficacia, in modo da adeguare l’azione della Giunta regionale e dell’Irfis alle esigenze delle aziende.

«Insieme agli altri soggetti coinvolti – ha sottolineato il direttore di Svimez Luca Bianchi – vogliamo costruire strumenti di analisi e di riflessione sul territorio. Questo sarà, dunque, un periodo di accompagnamento finalizzato a identificare se le politiche messe in atto anche con le risorse esistenti, sia dei fondi nazionali che regionali, sono coerenti con l’obiettivo che noi tutti abbiamo e che è quello di aumentare l’occupazione e ridurre la piaga ormai devastante dell’emigrazione. I dati che metteremo nel prossimo report, e che parlano di oltre 30mila persone che lasciano la Sicilia, rappresentano un pezzo di futuro che se ne va e su cui dobbiamo intervenire».

Miriam Di Peri

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