Nasce Cataniadialoga.it, il Comune web 2.0 Mentre il sindaco cancella gli insulti da Fb

Una pagina Facebook ufficiale, un account Twitter e soprattutto un nuovo portale, Cataniadialoga. Questo in sistesi il nuovo piano di comunicazione istituzionale del Comune di Catania. «E’ web 2.0, rivolto alla partecipazione dei cittadini sulle delibere importanti, con sistemi di sondaggio evoluti» spiega l’assessore all’Innovazione Sergio Serafini, insediatosi due mesi fa in piena campagna elettorale. Il giovane assessore ha presentato in conferenza stampa nella sala giunta di palazzo degli elefanti un progetto che permetterà «al cittadino non solo di leggere le informazioni dai documenti originali, ma anche di dare i propri suggerimenti». Un balloon stilizzato a formare un elefante è il nuovo simbolo di questo portale, che al momento permette ai cittadini di accedere alle informazioni relative al piano generale del traffico urbano, del brt – Bus rapid transit, linea veloce per i mezzi pubblici -, del piano regolatore per il porto, del progetto di riqualificazione di corso dei Martiri, e la relazione sul piano regolatore generale. Tutti argomenti sui quali, nei prossimi mesi, il consiglio comunale verrà chiamato a votare. E fino a quel momento l’amministrazione, a detta dell’assessore Serafini, «prenderà in considerazione le opinioni dei cittadini».

Il sindaco Raffaele Stancanelli si complimenta per l’iniziativa con il giovane assessore Serafini, che con questa iniziativa «ha dimostrato di essere stato la scelta giusta, nonostante le contestazioni dei consiglieri comunali sulla sua nomina due mesi fa». Stancanelli, però, ammette di non essere un grande fan dei social media, pur utilizzandoli. «Possibile che dopo venti centesimi di secondo da quando pubblico qualcosa su Facebook ho già 40 “mi piace”» chiede scherzosamente i sindaco al professore universitario Davide Bennato, studioso di Sociologia dei nuovi media, intervenuto nel corso della presentazione.«Perché è troppo famoso signor sindaco» risponde ironico Bennato, che promette: «Seguirò attentamente l’iniziativa». Bennato aggiunge però una critica, relativa a uno status inserito ieri dal primo cittadino sul popolare social network, ovvero, «userò Facebook per dialogare e migliorare l’azione amministrativa e non per ricevere insulti». Il sindaco, in sostanza, cancella chiunque lo insulti. «Un modo di agire non adatto ai social network, dove si deve dialogare» spiega l’esperto di Comunicazine online. «Questi strumenti intossicano la società, ci sono tante notizie calunniose sui social network e non si può sempre far finta di niente», risponde Stancanelli, che sul nuovo portale avrà una sezione dedicata, parla con il sindaco.

L’attenzione si sposta sull’uso dell’interfaccia di Cataniadialoga.it, una classica landing page con articoli e i box per commenti, che verranno integrati «da un sistema evoluto per la raccolta di sondaggi», con in più il sistema di valutazione «a stelline». Per registrarsi sulla piattaforma è richiesta solo una email, ma sarà possibile intervenire anche sulla pagina Facebook, dove i contenuti verranno inviati in automatico, affiancati da contenuti originali a cura dell’Ufficio relazioni con il pubblico e dell’Ufficio stampa. «E’ stato tutto realizzato con risorse interne» sottolinea l’assessore, che ha affidato la realizzazione del portale all’agenzia Comunikare.it. «E’ una versione modificata del content management system WordPress,  software facile da utilizzare e opensource, l’ideale per una amministrazione pubblica» spiega Dario Puglisi, titolare dell’agenzia. E Nuccio Molino, capo ufficio stampa del Comune di Catania, chiede l’aiuto di cittadini e operatori dei media, in quanto «sono strumenti nuovi per un’amministrazione pubblica, che tenta così di stimolare il dialogo con i cittadini».

Sul finire della conferenza stampa spazio al nuovo regolamento per l’installazione sul suolo pubblico dei dehors, che prevede la suddivisione cittadina in quattro aree: centro, lungomare, quartieri centrali e quartieri periferici. «Che permetteranno di avere anche introiti pr le casse comunali, in una situazione che vede molti commercianti ancora convinti che sul suol pubblico possono installare liberamente quello che vogliono» spiega il sindaco, passando la parola all’assessore alle attività produttive Fabio Falco. «Il regolamento è in visione alla commissione ttività produttive, ma gli uffici sono già attivi per accoliere le richieste dei commercianti» spiega l’assessore Falco.

 

Leandro Perrotta

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