Alla fine l’addio è arrivato. Nadia Spallitta, vice presidente vicario del Consiglio comunale di Palermo, eletta alle amministrative del 2012 tra le fila di Idv e approdata poi a Mov139, lascia il movimento fondato dal sindaco Leoluca Orlando, dopo la scissione con i dipietristi. E approda al Pd. La notizia era nell’aria da settimane. Le indiscrezioni della sua fuga dalla creatura di Orlando avevano mandato su tutte le furie gli ormai ex colleghi di Mov139. Primo tra tutti il capogruppo, Aurelio Scavone, che si era spinto a chiederne le dimissioni dalla carica in seno al Consiglio comunale.
«Adesso ci aspettiamo un passaggio conseguenziale – aveva detto -: le sue dimissioni da vice presidente vicario. Altrimenti ci troverebbe costretti ad un passaggio d’aula per verificarne una eventuale fiducia». Perché, aveva ricordato il capogruppo, Spallitta in quella carica «è stata voluta e votata dal gruppo (di maggioranza relativa) Movimento 139, i cui voti sono stati determinanti per la sua elezione».
Parole che non sono bastate a dissuadere la consigliera. I “malesseri” erano noti. Mal di pancia emersi durante le ultime riunioni di gruppo, durante le quali Spallitta avrebbe annunciato la sua decisione. Con il Partito democratico, poi, il vicepresidente del Consiglio comunale di Palermo si era trovata spesso sulla stessa lunghezza d’onda. Domani alle 10, a Palazzo delle Aquile, la consigliera spiegherà le ragioni del suo passaggio. Un battesimo ufficiale a cui parteciperanno, tra gli altri, il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, il segretario provinciale del partito, Carmelo Miceli, e del capogruppo al Consiglio comunale, Rosario Filoramo.
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