«Speriamo che il 2018 sia un anno diverso e migliore. Lo diciamo ogni volta, ma stavolta abbiamo un motivo in più: siamo consapevoli che buona parte delle cose da fare dipendere dalla nostra capacità di rispondere, con azioni concrete, alle idee che abbiamo offerto ai cittadini siciliani alla vigilia del voto». Così il presidente della Regione Nello Musumeci ha aperto la conferenza di fine anno con la stampa parlamentare, tenuta con qualche giorno di ritardo rispetto al tradizionale brindisi che precede il Natale. Una sorta di fermo immagine sulle cose fatte in tre settimane di governo, ma soprattutto un focus sulle cose da fare. Il tutto, però, senza dare la possibilità ai giornalisti di fare domande.
Nell’agenda delle priorità che il governatore ha oggi illustrato ai giornalisti, il risanamento del bilancio, la rotazione dei dirigenti, alcune misure per forestali e disabili gravi e un’inedita prassi da inaugurare senza dubbi: fare ispezione gli uffici degli enti regionali per capire cosa funziona e che cosa no. Priorità assoluta, mettere a punto il bilancio che Musumeci ha definito «allarmante ed ereditato dalla precedente gestione». I dati del lavoro di ricognizione, effettuati da una commissione speciale voluta dall’assessore al Bilancio Gaetano Armao, saranno diffusi la prossima settimana. «Nessuno si aspetti risultati immediati, né la stampa né i cittadini perché la loro attesa andrebbe delusa – ha detto Musumeci -. Tutto quello che vi chiediamo è di darci due anni di tempo. Quello che potremo fare per risanare le casse siciliane sarà fatto: piccoli segnali la gente potrà coglierli già a partire dalle prossime settimane, ma nessuno si aspetti miracoli».
Il lavoro di ricognizione non riguarda solo i numeri, ma anche gli uffici: annunciata da Musumeci la rotazione dei dirigenti regionali e una nuova mappa degli incarichi che sarà pronta i primi di gennaio. «Non ci sarà alcuna penalizzazione, la rotazione sarà un atto di trasparenza e uno strumento che consentirà ai direttori di ritrovare entusiasmo – ha sottolineato il presidente -. Andremo negli uffici, faremo delle visite di cortesia sia nelle strutture centrali che in quelle periferiche. Dalla Motorizzazione, all’Ispettorato Agrario, al Genio Civile, alle Asp, all’Arpa. Porteremo il saluto del nuovo governo ma verificheremo anche cosa funziona e cosa no». E sempre in materia di personale ha anticipato che la legge approvata all’Ars per la costituzione di un ufficio stampa, impugnata dal governo sarà corretta e ripresentata. Nelle more, la Regione si doterà di collaborazioni precarie.
Ma sul funzionamento della macchina amministrava regionale inciderà anche il periodo di vacatio tra l’uscita di scena dell’attuale assetto istituzionale nazionale e l’insediamento del nuovo governo dopo le elezioni del 5 marzo. «Col governo centrale è stato avviato un rapporto di collaborazione, da parte dei ministri abbiamo riscontrato grandi aperture. Ci dispiace che con l’inizio della campagna elettorale per le politiche l’interlocuzione sarà limitata per i prossimi cinque mesi – ha detto Musumeci -. Confidiamo nell’attenzione del presidente Gentiloni sulle questioni ordinarie».
Sugli equilibri della maggioranza, dopo l’uscita di scena ieri dell’assessore all’Energia Vincenzo Figuccia, il presidente della Regione è stato netto: «Nessuna crisi nella maggioranza, né con il partito di riferimento (Udc, ndr) In questo momento la delega ai Rifiuti e all’Energia è nelle miei mani, vi comunicherò presto le decisioni sul nuovo assessore».
In merito all’esercizio provvisorio, che andrà all’esame della commissione bilancio oggi pomeriggio alle 16, Musumeci ha annunciato misure in favore dei forestali e dei disabili gravissimi: «Le famiglie dei disabili hanno chiesto di ottenere direttamente le risorse e di poter disporre loro l’assistenza a favore dei propri cari e così abbiamo fatto. Questo – ha specificato – non significa mettere fuori legge le cooperative o gli enti che operano nel terzo settore. Quelli convenzionati con la Regione continueranno a esserlo. Abbiamo assunto una posizione che riteniamo responsabile, il famoso impegno sottoscritto con Pif alla radio. Chiediamo sei mesi di tempo, per operare questa significativa inversione di tendenza». Novità anche sul fronte dei lavoratori dell’antincendio: nell’esercizio provvisorio una norma farà in modo che i lavoratori non dovranno più aspettare che passi il bilancio definitivo per poter tornare in servizio. «Abbiamo assicurato le risorse perché possano andare nei boschi e realizzare i viali parafuoco a partire dalla primavera. Servirà a scongiurare o almeno a contenere gli incendi che hanno distrutto migliaia di ettari di vegetazione nell’Isola».
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