Non è passato inosservato l’attacco alla stampa da parte del presidente uscente della Regione Siciliana Nello Musumeci, durante il convegno politico Il diritto alla salute dei siciliani organizzato a Catania. Un appuntamento che, fin dall’apertura, ha esplicitato il suo significato politico e non istituzionale anche per espressa dichiarazione del giornalista chiamato a condurre l’evento. Niente simboli di partito però, nonostante la vicinanza con le elezioni. In platea, ad ascoltare, medici, dirigenti, infermieri, ricercatori, professionisti e tanti altri. Sulle sedie un opuscolo, dal titolo Quattro anni alla Regione – il Governo che parla coi fatti composto da novantasei pagine e con in copertina il logo della Regione Siciliana. Sugli schermi nessun riferimento a una forza piuttosto che a un’altra. Sul palco, a intervenire l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza, il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Renato Schifani e il presidente Musumeci. E proprio quest’ultimo, nel suo intervento finale, ha espresso soddisfazione per il lavoro condotto in questi anni da Razza e parole piuttosto dure nei confronti degli operatori dell’informazione.
«Nelle altre Regioni – ha detto Musumeci – la stampa critica, denuncia ma c’è anche uno spazio per esaltare le cose belle, le cose buone fatte. In Sicilia la stampa sembra essere alimentata, sostenuta per parlare male. Quelle poche luci vengono spente. Sono il primo presidente che ha voluto due concorsi per assumere giornalisti. Persone, colleghi che affrontavano difficoltà. Sono l’unico in Italia – ha continuato – ad avere erogato 15 milioni di euro per le testate giornalistiche siciliane. Ma la stampa non ha mai fatto un lavoro serio, anzi». Parole che innescano alcune domande e sulle quali Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione, da un comizio in giro per il territorio, ha detto la sua: «Sapevo che la cifra era inferiore. Ma scusatemi, qual era il servizio che dovevano ricambiare? Quando Musumeci rinfaccia agli editori che ha dato quindici 15 milioni di euro, che messaggio è? Come lo interpreta la stampa? Cosa bisognava fare in cambio?». Interrogativi ai quali è lo stesso ex primo cittadino di Messina che prova a rispondere. «Forse saranno state affermazioni frutto di nervosismo in base ai sondaggi che dimostrano un andamento di opinione che ci auguriamo diventi voto. Finalmente i siciliani e le siciliane si sono sintonizzate e stanno dicendo basta a chi ci ha tenuto in ginocchio», ha concluso De Luca.
Lo scorso 18 ottobre sono arrivate da Roma, dagli uffici del ministero dell'Interno, in concerto…
La deputata regionale Marianna Caronia lascia la Lega e passa a Noi moderati. Caronia, che…
«La concessione è legittima, ma se il Comune ce lo chiede ufficialmente, siamo pronti alla…
Ci sarebbe un guasto tecnico dietro l'incidente in parapendio di mercoledì scorso a Milazzo, in…
Sabato 23 novembre Anpas Sicilia, l’Associazione nazionale delle pubbliche assistenze, incontra i sindaci e le…
Revoca della concessione. È quello che chiede il sindaco di Catania, Enrico Trantino, a proposito…