Tappa interlocutoria per il futuro del Muos di Niscemi. Oggi il tribunale del Riesame di Catania era chiamato ad esprimersi sul sequestro delle parabole della base statunitense. Il giudice non si è, tuttavia, ancora espresso, rinviando la decisione al 21 luglio. Nel frattempo ha chiesto l’acquisizione di un documento: la relazione del collegio dei periti nominati dal Consiglio di giustizia amministrativa, chiamati a valutare il rischio legato alle emissioni elettromagnetiche.
In aula oggi erano presenti il procuratore capo di Caltagirone, Giuseppe Verzera, cioè colui che ha chiesto e ottenuto di apporre i sigilli al Muos, ormai sotto sequestro dall’aprile del 2015; e l’Avvocatura dello Stato in rappresentanza del ministero della Difesa. Era stata proprio l’Avvocatura a impugnare il decreto del tribunale di Caltagirone che aveva rigettato l’istanza di dissequestro.
Oggi la richiesta del Tribunale del Riesame è arrivata in parte inaspettata e lascia aperti molteplici scenari. Il Riesame, in particolare, ha chiesto di acquisire la prima relazione del collegio dei verificatori, prodotta a gennaio. Poco dopo il Cga ordinò ai periti una nuova verifica, ma accendendo per la prima volta le parabole del Muos. I tecnici conclusero che le emissioni non superano i limiti disposti dalla normativa italiana.
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