LE PROTESTE DEGLI ESPONENTI DELLA FIAMMA TRICOLORE RESPINTI DAGLI ‘AVVERSARI-NEMICI…
Servono le divisioni ideologiche quando si combattono battaglia civili per la salute di intere popolazioni? Sì, servono: servono per dividere chi cerca giustizia e far vincere chi, invece, ammazza la gente. E’ quello che succede nella battaglia, molto difficile, per bloccare la realizzazione delle antenne satellitari del Muos di Niscemi. Dove i militanti della sinistra, forse un po’ estrema, mal sopportano la presenza del militanti di movimenti di destra.
Oggi registriamo un comunicato di Vincenzo Monaco e Francesco Caff Condorelli, coordinatori regionali del Movimento Sociale Fiamma Tricolore.
Il diritto alla salute dei Siciliani – dicono i due esponenti della destra – e quello di manifestare per difenderlo non possono avere colore politico né essere appannaggio di questo o di quello”.
Avevamo annunciato nelle scorse settimane – aggiungono – lintenzione di manifestare a Niscemi il nostro dissenso rispetto alla ripresa dei lavori del MUOS che, è stato dimostrato da studi scientifici, emetterebbe radiazioni nocive per un raggio di 130 km e addirittura mortali per oltre 50. Purtroppo qualcuno, sentendosi investito del ruolo di difensore unico della salute degli abitanti del territorio, ha resa nota, a mezzo stampa, lintenzione di giungere allo scontro con i nostri iscritti, se si fossero presentati a Niscemi.
“Sensibilità civica e amore per la nostra gente – precisano Vincenzo Monaco e Francesco Caff Condorelli – ci hanno convinti quindi ad accogliere la richiesta della Digos di spostare la manifestazione di fronte alla sede della Prefettura di Caltanissetta, allo scopo di evitare linnescarsi di meccanismi perversi e non consoni al vivere civile”.
“Non sarà il luogo in cui ci esprimiamo a rendere più o meno valida la nostra protesta per il modo in cui nelle stanze del potere si sta giocando con la nostra salute, ma invitiamo tutte le forze che la pensano come noi a riflettere su chi, come e in quale occasione, mostra inclinazione alla violenza”.
A nostro avviso gli amici No Muos che fanno capo ai movimenti della sinistra, almeno in quest’occasione, dovrebbero mettere da parte le questioni ideologiche per concentrarsi su un solo obiettivo: impedire che il Muos venga completato. Così come gli esponenti della destra dovrebbero cercare toni più concilianti. Perché in questi frangenti le guerre ‘ideologiche’ creano solo divisioni e favoriscono chi, invece, dovrebbe essere battuto.
Viceversa, non ci dobbiamo meravigliare poi, se, pur nel rispetto delle diverse posizioni ideologiche, il Muos verrà realizzato ed entrerà in funzione. Forse non sarebbe male rinviare i dissidi ideologici dopo l’ormai improbabile raggiungimento di un obiettivo.
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