Davanti al nuovo attacco di arroganza degli Usa nei confronti della nostra terra, delle nostre ragioni e dei divieti imposti dalle nostre autorità governative, non ha tardato a farsi sentire il popolo dei No Muos.
Mentre il Sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa, stamattina, ha consegnato alle forze dell’ordine la sua denuncia contro la ripresa dei lavori all’interno della base americana, all’ingresso della stessa base sono ricominciati i blocchi per arrestare l’ingresso dei mezzi
In mattinata si è fatta sentire anche la voce del Movimento No Muos Sicilia. Il Movimento, nella giornata di ieri, insieme con il Comitato Mamme No Muos e il semplice cittadino Giuseppe Maida, hanno presentato un esposto alle forze dellordine e hanno annunciato ulteriori azioni legali. Sempre nella giornata di ieri, lo stesso Movimento è venuto in possesso del nuovo monitoraggio in continua che Arpas ha eseguito tra il 17 dicembre 2012 e il 20 gennaio 2013.
I dati – dichiara il Movimento No Muos Sicilia – dimostrano il continuo e costante superamento dei limiti di emissione imposti dallanormativa italiana in materia di esposizioni ai campi elettromagnetici. E’ l’ennesima e inconfutabile prova della fondatezza scientifica delle preoccupazioni degli attivisti, della comunità scientifica e dei cittadini siciliani in merito all’esposizione cui i niscemesi sono soggetti da più di vent’anni.
Ecco il testo del Comunicato ufficiale.
Nonostante il Governo Regionale abbia revocato le autorizzazioni per la costruzione del Muos, i lavori continuano alacremente nel cantiere dell’impianto militare, come testimoniato da diversi filmati pubblicati nei giorni scorsi. E’ la dimostrazione plastica del tradimento, da parte degli Usa, degli impegni che il console Usa Moore aveva assunto, a Caltanissetta e a Niscemi, di fronte ai delegati degli attivisti e dell’amministrazione comunale di Niscemi. Parole distensive, quelle di Moore, che prometteva che la costruzione non sarebbe proseguita, in attesa di un eventuale via libera di un’apposita commissione scientifica italiana, ancora da costituirsi.
Ennesimo atto arrogante – prosegue il comunicato – con cui gli Usa mostrano di disprezzare il popolo siciliano e di non farsi scrupolo di calpestarne la volontà; un popolo che, con il proprio attivismo e attraverso i propri rappresentanti, in più sedi, ha fermamente espresso la propria contrarietà alla realizzazione dell’impianto. Tutto questo nell’assoluto silenzio del Governo presieduto da Monti.
In una nota, poi, il consolato statunitense di Napoli afferma gli Usa sono “fiduciosi che gli studi attualmente in corso ad opera del Governo italiano confermeranno a breve che il Muos è sicuro”.
Non si capisce su quali basi scientifiche si fondi questo ottimismo – si legge sempre nel comunicato – sia per la tempistica che per la non pericolosità degli impianti, quando i tracciati ARPAS, pubblicati ieri dal Movimento No Muos Sicilia, dimostrano il costante superamento dei limiti di legge già dell’impianto delle 41 antenne esistente.
Il Movimento No MUOS Sicilia si attende una ferma presa di posizione da Palermo e da Roma e, dopo l’esposto presentato ieri insieme al Comitato Mamme No MUOS, annuncia ulteriori azioni legali, ove ve ne fossero gli estremi. Nel contempo, costatando la latitanza delle istituzioni che dovrebbero garantire l’effettivo stop dei lavori, si annuncia la ripresa delle azioni di contrasto e presidio del territorio.
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