Muos ed elettrodotti: a difendere la Sicilia è il solo Movimento 5 Stelle

Nei giorni della settimana che si sta concludendo il nostro giornale ha dedicato ampio spazio a due questioni centrali della vita pubblica siciliana: il Muos di Niscemi e l’elettrodotto che Terna vorrebbe realizzare (‘vorrebbe’, perché, a nostra avviso, l’opera verrà bloccata) nella Valle del Mela. In entrambi i casi – come spiega stamattina, sempre sul nostro giornale un ematologo di grande esperienza professionale, il professore Pietro Di Marco – si tratta di due ‘mostri’ elettromagnetici la cui realizzazione va bloccata a tutela della salute della gente.

Queste due vicende ci descrivono, a chiare lettere, le differenze sostanziali che oggi riscontriamo nella politica siciliana. Da una parte ci sono i Partiti politici tradizionali – Pd, Pdl, Udc e via continuando – che in questi mesi non hanno fatto nulla per tutelare la salute di migliaia di siciliani. Dall’altra parte c’è un solo Movimento politico che, invece, si sta battendo per tutelare la salute di migliaia e migliaia di siciliani, da Niscemi alla Valle del Mela, in provincia di Messina: il Movimento 5 Stelle.

Sono stati i grillini ad appoggiare senza “se” e senza “ma” il movimento “No Muos”. Sono stati i seguaci di Beppe Grillo a recarsi più volte a Niscemi per lottare a fianco della popolazione. E sono stati sempre i protagonisti di questo Movimento politico – ci riferiamo a Giampiero Trizzino e a Francesco Cappello entrambi parlamentari regionali a Sala d’Ercole – a ricordare, durante il Forum organizzato dal nostro giornale,  che i militari americani  avrebbero potuto prendere in considerazione altri siti per il Muos (i dettagli li ha svelati un cable di Wikileaks che potete leggere qui).

 

Sono stati sempre i seguaci di Beppe Grillo, dati scientifici alla mano, a spiegare – sempre durante il Forum promosso dal nostro giornale – che a rischiare, per le potenti onde elettromagnetiche che si sprigionerebbero dal Muos – che a rischiare per la propria salute non sarebbero solo gli abitanti di Niscemi e dei centri vicini, ma tutte le cittadine siciliane, piccole e grandi, che si trovano a 50-60 chilometri dal Muos. Anzi, è proprio dopo 50-60 chilometri che le onde elettromagnetiche dispiegano il massimo della propria potenza di morte.

Se ne deduce che le migliaia e migliaia di siciliani che vivono in tanti centri dell’Agrigentino, del Nisseno, del Ragusano, del Catanese e, in parte, anche dell’Ennese, che fino ad oggi sono rimasti tranquilli, è bene che si sveglino. Perché fino ad oggi la politica tradizionale li ha solo disinformati. E’ bene che si attivino anche loro se non vogliono essere travolti dalle malattie che le tempeste elettromagnetiche provocano.

Sono stati sempre i parlamentari del Movimento 5 Stelle a recarsi nella Valle del Mela a parlare con i cittadini di questo martoriato angolo della Sicilia. Perché, sia chiaro, i pericoli che corrono gli abitanti della Valle del Mela non sono inferiori ai pericoli per la salute che le onde elettromagnetiche del Muos provocherebbero.

Anzi, per essere precisi, mentre il Muos non è attivo (e non dovrebbe essere attivato, se è vero che i lavori sono stati bloccati dal Governo regionale), nella Valle del Mela i tralicci ad alta tensione esistono già da decenni: e infatti, in questa zona, i morti e i malati di leucemia non si contano più.

Ma questi morti e questi malati non bastano: ecco che Terna ha deciso, con l’avallo della politica nazionale e siciliana, di mettere un altro mega elettrodotto nella Valle del Mela. Perché si deve ‘chiudere l’anello’, ci dicono: ma vadano a chiudersi loro, avendo cura di avvertire chi li chiuderà, ci auguriamo in un luogo umido e oscuro, di gettare la chiave nel più profondo del mare.

Vadano a chiudersi per il resto della loro vita, perché la Sicilia non ha bisogno di ‘chiudere alcun anello’. La Sicilia non importa, ma esporta energia. Non abbiamo bisogno di altri elettrodotti. Ormai l’energia si produce con il sole.

Tra l’altro, ricordiamo ai signori di Terna, alla politica nazionale e ai politici ‘ascari’ della Sicilia che avallano i veleni elettromagnetici della Valle del Mela che, qualche anno fa, in occasione del black-aut, la Sicilia è stata l’ultima regione italiana a riavere l’energia elettrica.

Ci hanno trattato e continuano a trattarci come una colonia. Per questo è giusto che gli abitanti della Valle del Mela – anche alla luce di quanto spiega oggi sul nostro giornale il professore Di Marco, eminente ematologo – blocchino la realizzazione dell’elettrodotto. Per la tutela della loro salute e di quella dei loro figli. Perché l’interramento dei cavi, o il passaggio degli stessi cavi sopra le loro teste, non risolverebbe comunque il problema. Perché l’unico modo per tutelare la vita delle persone è, come spiega il professore Di Marco, allontanare gli elettrodotti dai centri abitati. Dunque sto ai lavori dell’elettrodotto delle Valle del Mela. 

La Sicilia non è proprietà di Terna: è dei siciliani. Il Governo regionale di Rosario Crocetta difenda la vera Autonomia siciliana e blocchi i lavori di Terna nella Valle del Mela. Cacci via questi signori. O la rivolta del popolo siciliano caccerà lui.

Il Muos? Lo ha voluto il Governo italiano e non gli americani”
Valle del Mela, perché Terna deve andare via

Giulio Ambrosetti

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