Muos di Niscemi: stop ai lavori fino a Maggio. Zucchetti escluso dalla commissione rischi

I lavori di costruzione del sistema satellitare Muos, nella base americana di contrada Ulmo a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, resteranno  fermi fino al 31 maggio prossimo e, fino a quella data, nessun operaio dovrebbe accedere all’impianto.

Sembra essere questo l’accordo raggiunto a Roma, ieri, tra la la delegazione del Comune di Niscemi, il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta ed alcuni esponenti del Ministero della Difesa e degli Esteri.

La scadenza del 31 maggio dovrebbe coincidere con il giorno in cui saranno consegnati i risultati dell’indagine medico- scientifica sugli effetti che i potenti campi elettromagnetici del Muos causeranno sull’ambiente e sulla salute dei cittadini.
I particolari dell’incontro romano sono stati resi noti, oggi, in una conferenza stampa, dal sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa il quale afferma: “Se non saranno rispettati gli impegni presi, sarò il primo a scendere al fianco degli attivisti No Muos e a bloccare chi violera’ la tregua” ha dichiarato.

Mentre Roberto Fico, deputato del Movimento 5 Stelle, lasciando palazzo Chigi dopo aver partecipato all’incontro di ieri, ha detto che”sia il ministero degli Esteri che quello della Difesa si sono impegnati a bloccare i lavori per il Muos se lo studio dell’Istituto Superiore di Sanità sull’impatto sulla salute del ‘super radar’ sarà anche in minima parte non soddisfacente”.

Il problema, questa volta però, sembra riguardare proprio l’indagine medico-scientifica sui rischi di questo impianto. Già da tempo i No Muos contestano l’idea alla base. Ci sono già studi che dimostrano la pericolosità dell’elettromagnetismo. E non mancano medici che denunciano, tra le altre cose, gli effetti nefasti prodotti dalla 46 antenne già funzionanti  (e meno potenti del nuovo sistema in costruzione)  nella base della Marina americana di Niscemi.

In ogni caso, adesso ci si interroga sulla composizione del team di esperti che ne farà parte. Di certo non ne farà parte  il docente del Politecnico di Torino, Massimo Zucchetti, già consulente del comune di Niscemi, tra i primi a denunciare i rischi per la salute delle parabole setelittari Usa e che, proprio per la sua conoscenza della materia, doveva essere chiamato a farne parte.

Così non è stato: “La Commissione è stata nominata con soli esperti del ISS, che sono notoriamente negazionisti al 100% sugli effetti dei campi elettromagnetici” ha detto oggi Zucchetti. Che ha aggiunto: “Il sottoscritto, contrariamente a quanto indicato dal M5S, dall’assessore Lo Bello e dallo stesso Crocetta, non ne fa parte, in quanto era l’unico che poteva opporsi all’inciucio. Mi pare evidente – ha sottolineato- che nessuno dei “rappresentanti del territorio” ha minimamente protestato riguardo la TRASPARENZA dei lavori della Commissione, sulla conoscenza dei membri e dei dati di partenza, e COME MAI non debba anche occuparsi delle 41 antenne già esistenti”.
E poi Zucchetti, anticipa le conclusioni di questo nuovo studio:  “Allo state dell’arte, non risulta in letteratura alcuna prova di correlazione dimostrabile fra campi elettromagnetici ed effetti sulla salute. Quindi non vi è il minimo rischio per la popolazione” Insomma, per il docente “tutto questo è una manovra assolutamente bassa e vile per avere la scusa, a fine maggio, per riprendere i lavori con in mano un pezzo di carta che asserirà che tutto-va-bene”.

E non è certo il solo a pensarla così. Anche il medico Rino Strano, esponente del WWF e da sempre in prima fila nel denunciare i danni alla salute prodotti dall’elettromagnetismo a Niscemi, non ha dubbi: “Certo che è una farsa. Non c’è nessuno, tra questi esperti, che rappresenterà il territorio. Ed è chi rappresenta il territorio che sa come stanno veramente le cose.

Noi, ad esempio, già sappiamo, come dimostrano i dati dell’Arpa Sicilia, che le emanazioni elettromagnetiche delle antenne esistenti superano già i livelli consentiti, come sappiamo quale argomento useranno gli americani. Diranno che nella Hawai e altrove, il Muos è innocuo. Ma non dicono che i raggi, a Niscemi, sarebbero orientati in maniera diversa, ovvero qui invaderebbero anche i territori”.

Insomma quella del Muos si conferma una vicenda sempre più intricata. Tra il giallo e la farsa.

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Antonella Sferrazza

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