“SE SIAMO ARRIVATI A QUESTO PUNTO LO DOBBIAMO ANCHE AL PRESIDENTE DELLA REGIONE, CROCETTA, CHE HA DIMOSTRATO DI ESSERE UN SOLDATINO DI PIOMBO NELLE MANI DI WASHINGTON”
Accelerano i lavori al Muos di Niscemi, dove è stata installata la prima parabola. Si intensificano parallelamente anche le azioni dei parlamentari del Movimento 5 stelle sia allArs che a Roma.
Una lettera indirizzata al presidente della Commissione Europea è partita dallAssemblea regionale siciliana a firma del presidente della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino, mentre a Roma è già pronta una mozione dell’intergruppo parlamentare per la pace, composta da deputati e senatori di diversa estrazione politica, che a breve verrà presentata a Montecitorio per chiedere al governo di impegnarsi immediatamente a sospendere e revocare ogni tipo di autorizzazione.
Visto che la Regione e lo Stato – afferma Giampiero Trizzino – hanno fatto orecchie da mercante, sorvolando su tutte le violazioni commesse dagli americani e sui gravi rischi per la salute che corrono le popolazioni locali, abbiamo deciso di investire della gravissima questione direttamente la Commissione europea. E non ci fermeremo qui: continueremo infatti a lottare fino allultimo, cosa che, del resto, abbiamo sempre fatto.
Se è ancora possibile continuare a calpestare le voci di protesta del popolo siciliano – afferma il deputato alla Camera, Gianluca Rizzo – lo si deve al presidente della Regione Crocetta, che si dimostra per quello che è sempre stato da noi dichiarato: un soldatino di piombo nelle mani di Washington. Oggi la battaglia si combatte sul terreno della costituzionalità e a dimostrazione di ciò è pronta una mozione dell’intergruppo parlamentare per la pace,con la quale si chiede al governo di impegnarsi immediatamente a sospendere e a revocare ogni tipo di autorizzazione che insiste presso il Sito di interesse comunitario della Sughereta di Niscemi.
Ha fiducia nel prossimo pronunciamento del Tar Sicilia il deputato allArs del Movimento, Francesco Cappello:
Noi siamo coi siciliani – dice Cappello – e non ci arrenderemo mai, perché sappiamo di essere dalla parte della ragione. Credo che alla prossima udienza il Tar smentirà ancora una volta il nostro governatore, affermando l’illegittimità di una scelta irresponsabile e scellerata, quella della revoca della revoca .
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