Muos di Niscemi, gli americani dicono la verità: “Serve per sostenere le operazioni militari Usa e Nato”

LO SI PUO’ LEGGERE NEL SITO DELL’AMBASCIATA DEGLI STATI UNITI IN ITALIA. LE PRECISAZIONI DI GIANNI LANNES

“Su la testa” è la testata dove Gianni Lannes dimostra tutta la sua sagacia nel ricercare anche le più minute fonti che spesso vengono trascurate dai più. Nel sito dell’Ambasciata degli Stati Uniti italiana è pubblicato il “Documento informativo sull’installazione Muos di Niscemi”, datato 14 febbraio 2013, nel quale si legge testualmente: “…il Muos è il programma satellitare a banda stretta, di nuova generazione, del Dipartimento della Difesa, creato per sostenere le operazioni militari Usa e Nato in tutto il mondo…”. Più chiaro di così non si può.

Una dichiarazione ufficiale della rappresentanza diplomatica Usa in Italia, che afferma l’intenzione della potenza americana di volere sostenere le sue (e quelle della Nato, che poi è la stessa cosa) operazioni militari in tutto il mondo. Se non è questa una ammissione formale di propositi guerrafondai, quale altra fonte potrebbe essere più autorevole nell’affermare le intenzioni di dominio imperialista?

Chi scrive è ritenuto, a torto, un anti americano viscerale. Ma quando mai! La nostra è una semplice constatazione dei processi politico-militari che gli Stati Uniti d’America svolgono nella loro strategia globale. Il documento del quale abbiamo riportato il testo non fa che confermare le nostre deduzioni dall’analisi di quei comportamenti.

La questione, semmai, è un’altra. Com’è che di tali comportamenti, che sono la costante degli atteggiamenti degli Usa nella loro politica estera, non se ne accorge nessuno, o quasi? Né che di questa sistematica strategia internazionale, qualunque sia l’orientamento politico dell’ospite della Casa Bianca, pochi ne vedano la prepotenza e l’arroganza. Ed ancora, che le testimonianze di amicizia degli Usa nei riguardi di qualunque Paese che ne diviene alleato, consistano nella installazione immediata di una base militare sul loro territorio, specialmente se quel territorio è limitrofo alla Russia o alle nazioni nei cui sottosuoli abbondino gas e petrolio.

A noi riesce inspiegabile come i capi di Stato e di governo dei Paesi dell’Europa comunitaria siano succubi della politica di potenza degli Stati Uniti. Abbiamo assistito nei giorni appena trascorsi alla visita di Obama che li ha convocati e ha dato loro la linea da seguire nella crisi Ucraina, attraverso la rete di sanzioni messa in atto nei riguardi della Russia. E loro ubbidienti hanno ripetuto in coro che è giusto così. Senza nemmeno un timido tentativo di ragionare sulla vicenda e come si è venuta a determinare per cause esterne: leggasi infiltrazioni di agenti provocatori della Cia a sostegno delle formazioni neo naziste in quel Paese.

Crisi politica, quella Ucraina, che ha visto in Vladimir Putin il trionfatore in fatto di stile e di tattica internazionale, sia nel ritirare le postazioni militari dal confine con l’Ucraina, sia riconoscendo l’esito delle elezioni generali di quel Paese, nonché nel rispetto degli accordi di Ginevra. Accordi che, invece, il governo di Kiev violava sistematicamente, bombardando le postazioni dei secessionisti russofoni dell’Est, i quali proponevano un referendum per la loro scelta di appartenenza, se alla Russia o all’Europa. Bombardamenti che il Segretario di Stato Usa, John Kerry, sosteneva con questa frase: “A Kiev dovranno pur difendere le ragioni del diritto”.

Ebbene, questa frase è emblematica della filosofia che ispira la concezione statunitense del diritto internazionale. Concezione che fa a cazzotti con quella vigente nel nostro Paese, almeno stando al dettato costituzionale. Concezione secondo la quale “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

Caro Matteo Renzi e cara Federica Mogherini, prendete nota di questi principi ed al prossimo incontro con Obama, o con un suo emissario, ditegli chiaro e tondo che l’Italia sul terreno delle strategie militari non è disposta a seguirli nelle loro avventure. E gli ricordino di smantellare immediatamente l’impianto Muos di Niscemi perché agli italiani di sostenere le operazioni militari nel mondo non gliene frega proprio niente. E già che ci sono provvedano a smantellare anche la base aeronavale di Sigonella, nonché la flotta degli aerei senza pilota, i Predator, di stanza in quell’aeroporto. Se non fate queste cose, che rottamatori siete?

Riccardo Gueci

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