«Non vediamo l’ora di proseguire». È questo il commento della console generale degli Stati Uniti, Colombia Barrosse, in merito alla sentenza con cui il Consiglio di giustizia amministrativa – accogliendo il ricorso presentato dal ministero della Difesa – ha ribaltato il giudizio del Tar, decidendo che l’istruttoria per la realizzazione del Muos era sufficiente a consentirne la realizzazione, specialmente dopo il risultato dei test effettuati, a metà marzo, nella base militare di Niscemi. Misurazioni, precedute da mesi di polemiche per le condizioni con cui sono state realizzate, ma che hanno portato a stabilire – stando almeno al parere dei verificatori nominati dal consiglio – la non pericolosità delle tre antenne paraboliche, installate all’interno della riserva naturale nissena.
«Abbiamo accolto molto positivamente la sentenza perché conferma quello che abbiamo detto sin dall’inizio, cioè che il Muos è sicuro», ha detto Barrosse, a margine della cerimonia del cambio di comando nella base della marina militare di Sigonella. La console ha poi sottolineato che la notizia darà una nuova spinta ai rapporti tra Italia e Stati Uniti. «Vista l’importanza del partenariato non vediamo l’ora di proseguire con i nostri progetti», ha aggiunto.
Sul destino del discusso impianto satellitare, tuttavia, si dovrà pronunciare ancora il Tribunale di Caltagirone. Dove, tra dieci giorni, inizierà il processo penale. L’impianto, infatti, rimane al momento sotto sequestro. In quella sede, a essere dibattuta sarà anche la presunta abusività del sito costruito all’interno di una riserva naturale, regolamentata da norme che impediscono l’edificazione. Tale istanza era stata inserita tra gli appelli incidentali giunti sul tavolo del Cga, ma i giudici non si sono espressi nel merito, limitandosi a ragionare sulla questione sicurezza e sulla validità delle autorizzazioni che negli anni scorsi hanno accompagnato l’iter di realizzazione del Muos.
L’argomento, intanto, torna tra i lavori del consiglio comunale di Niscemi, con il gruppo di Italia dei Valori che presenta una mozione per impegnare l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco La Rosa, a prendere le misure per affrontare – così come disposto la legge – il mancato rispetto delle leggi in materia di abusi edilizi. «Il Muos non può essere considerato tra gli immobili abusivi di pubblica utilità e l’opera contrasta con rilevanti interessi urbanistico-ambientale», si legge nelle premesse del testo che verrà presentato in aula.
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