Motta, via libera alla nuova discarica Consiglio inerte, il comitato protesta

Il Consiglio comunale di Motta Sant’Anastasia cade dalle nuvole e atterra pesantemente sull’autorizzazione che dà il via libera alla nuova discarica dell’Oikos spa attigua al vecchio sito in contrada Tiritì, chiuso perché saturo. Ieri la notizia secondo la quale la Regione ha dato l’approvazione all’apertura delle tre nuove vasche in contrada Valanghe d’inverno è arrivata in un sussurro nell’hinterland catanese. Il primo a reagire è stato il sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo: «Non ci arrenderemo», ha tuonato promettendo di continuare la protesta accanto al comitato formato dai suoi compaesani e dai vicini mottesi riuniti in un comitato unico. Proprio questo, attraverso i propri rappresentanti, ha definito la decisione «uno schiaffo alle comunità di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia che da anni subiscono enormi disagi e si battono in tutte le sedi per impedire l’ampliamento. Il tutto avviene ad una settimana di distanza dalla protesta dei comitati civici sfociata nel blocco della S.S. 121 Catania-Paternò – hanno messo in rilievo i coordinatori – quando mancano pochi giorni alla discussione all’Assemblea regionale siciliana di una mozione che chiede al governo regionale la revoca dell’autorizzazione all’ampliamento».

In serata, dunque, l’attenzione delle due comunità si è concentrata sul Consiglio comunale mottese riunito in seduta ordinaria. Ad accogliere consiglieri e sindaco una serie di cartelli affissi ai muri dell’edificio comunale e un piccolo gruppo di rappresentanti del comitato. Dopo i lunghissimi preliminari di seduta, assieme a qualche accusa tra i diversi schieramenti su chi abbia iniziato per primo la protesta contro l’allargamento, è emersa un’unica certezza: nessuno è a conoscenza dell’autorizzazione regionale e tutti sono stupiti e preoccupati dalla decisione giunta da Palermo. Anche il sindaco Angelo Giuffrida, afferma di non averne avuto comunicazione se non attraverso le parole dei consiglieri. «Fino a stamattina (ieri, ndr) ero completamente all’oscuro. Anzi, ero convintissimo che non si sarebbe aperta. Non ho dati – ha ribadito – Me li avete dati voialtri». Giuffrida ha anche messo in dubbio la veridicità dell’informazione: «Non so se è vera perché fino a oggi camion non ne sono transitati». Nemmeno un documento inviato per conoscenza, come quello che ha reso noto qualche giorno fa l’esaurimento dell’impianto in contrada Tiritì, è giunto agli uffici dell’amministrazione. «Fino a stamattina (ieri), alle 14, non abbiamo ricevuto alcun tipo di comunicazione», ha continuato il sindaco.

Preso atto dell’autorizzazione (da alcuni parti quasi con scetticismo), è impossibile trovare una soluzione immediata che possa bloccare sul nascere il nuovo via vai di camion verso la discarica dell’Oikos. Due le proposte emerse, entrambe a lungo termine. «E’ giusto e corretto fare un Consiglio comunale che svisceri il problema. Non si riesce mai a trovare né una soluzione né a capire quello che vogliamo fare – ha proposto Angelo Giuffrida – Una cosa è certa: la questione va discussa con serietà e se servono atti amministrativi, facciamoli». Inoltre dalla segreteria del presidente del Consiglio, Anastasio Carrà, partirà una richiesta di incontro con il presidente della Regione Rosario Crocetta. Lentamente la tensione si scioglie e qualche consigliere si lamenta della scelta di dedicare ampio spazio alla questione. «In questo Consiglio si parla solo di discarica, come se non ci fossero altri problemi», dicono a più voci i consiglieri di maggioranza.

Dal canto loro, i cittadini del comitato hanno indetto per sabato mattina una nuova manifestazione in strada. «Gli appelli alla responsabilità lanciati alle istituzioni regionali sono caduti nel vuoto, e la nostra voce è rimasta inascoltata – hanno dichiarato – siamo pronti ad atti eclatanti per affermare le nostre ragioni, non ci rassegniamo ad essere la pattumiera di tutta la Sicilia».

 

Carmen Valisano

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