Avrebbero convinto un 80enne, poi deceduto ad affittare i terreni agricoli per ottenere i contributi comunitari. In altri casi, invece, avrebbero finto di essere di proprietari di terreni. Il tutto portando come referenza la condanna all’ergastolo del fratello boss di Montalbano Elicona.
Questa l’accusa rivolta dai finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Messina nei confronti di Gino Calcò Labruzzo e Angelica Carmela Stefano, con precedenti per reati legati alla gestione dei pascoli, oggi arrestati su disposizione del tribunale di Messina e posti ai domiciliari. Il primo è fratello di Salvatore, due anni fa condannato in appello insieme ad altri tre boss legati alla famiglia mafiosa dei Barcellonesi, nell’ambito del processo scaturito dall’operazione antimafia Gotha II.
L’indagine condotta dalle Fiamme gialle ha fatto luce su un presunto illecito che sarebbe andato avanti dal 2013 al 2016. Periodo in cui la coppia avrebbe percepito oltre 100mila euro dall’Agea, l’agenzia che gestisce le erogazioni nel settore agricolo. Il gip ha disposto anche il sequestro di beni per un valore equivalente alla somma indebitamente percepita.
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