Minacce, botte e incendi per conquistare il monopolio del commercio ambulante. Accade a Monreale (Palermo), dove i carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi di Massimiliano Salvia, 36 anni, e suo fratello Salvatore, 27 anni, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Daniela Cardamone.
I due fratelli devono rispondere di estorsione aggravata continuata in concorso, per aver cercato di imporre il loro monopolio sul commercio ambulante, di lesioni personali aggravate continuate, di danneggiamento e di atti contrari alla pubblica decenza. Le indagini, che si sono avvalse anche delle testimonianze dei commercianti di via Torres, la strada che congiunge il parcheggio degli autobus al Duomo, hanno permesso di accertare come i fratelli Salvia, nonostante fosse stata più volte sequestrata loro la merce, non si erano rassegnati a cedere neanche un millimetro di quello che avevano individuato come il loro ‘negozio’.
Così, oltre a resistere ai controlli delle forze dell’ordine, avevano cercato dal 2012 ad oggi di intimidire e allontanare i loro ‘concorrenti’ bengalesi. Minacce ripetute, anche con armi, aggressioni fisiche, lancio di pietre e bastonate, oscenità rivolte alle donne quando ne erano assenti i mariti, fino ad appiccare fuoco alle bancarelle nottetempo. Per loro è così scattato l’arresto e sono stati posti ai domiciliari.
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