«Le procedure sono partite, non è vero che non è arrivato nulla, sono invii contestuali a tutte le organizzazioni sindacali». Così Mimma Calabrò segretario regionale della Fisascat Cisl, interviene sulla pressa di posizione di qualche giorno fa della Cgil, che aveva frenato sulla certezza del passaggio di consegne tra Mondadori e Oviesse per quel che riguarda il punto vendita di via Ruggero Settimo.
Qualche giorno fa la Camera del Lavoro, con una nota firmata dalla segretaria generale della Filcams Palermo Monja Caiolo, aveva espresso le proprie perplessità sulle notizie di stampa che davano per andato in porto il trasferimento dei lavoratori da un’azienda all’altra: «Siamo costretti a smentire quanto riportato da alcune testale giornalistiche in merito a un accordo che sarebbe stato siglato ieri per la cessione a Oviesse del ramo d’azienda Mondadori di via Ruggero Settimo – aveva dichiarato Caiolo – Sappiamo che ci sono dei contatti commerciali in corso ma la procedura prevista per legge non è mai arrivata. Per cui ad oggi non si è svolto alcun incontro con la sigla Filcams Cgil per l’esame congiunto». Di diverso avviso la rappresentante della Fisascat Cisl: «Noi abbiamo già fatto richiesta di esame congiunto perché le procedure prevedono un incontro tra parte aziendale e organizzazione sindacali – spiega – L’intesa prevede che la metà dei lavoratori restino con Mondadori e l’altra metà, invece, passi a Oviesse. Lo ribadisco, le procedure sono partite, sono invii contestuali che vengono fatti verso tutti i sindacati. Se poi – ipotizza Calabrò -, per motivi diversi, non hanno ricevuto la mail o non gli è stato consegnato il fax, allora diventa un altro tipo di problema. Ma l’invio è stato fatto contestualmente a tutte le organizzazioni sindacali».
Insomma, da una parte la Cgil che smentisce la chiusura dell’accordo, dall’altra la Cisl che spiega come i contenuti dell’intesa ci siano e che si attende l’incontro con la proprietà per la ratifica. Intanto c’è attesa per l’incontro in cui l’azienda e i sindacati dovranno, appunto, limare le spigolature, come quelle che riguardano eventuali conciliazioni. «Adesso – dice Calabrò – attendiamo l’incontro per definire i dettagli, questo è lo stato dell’arte. Ma siamo pronti».
Da qualche settimana Mondadori ha annunciato la chiusura del megastore nel centro di Palermo. Alla base della decisione ci sarebbe stato l’elevato costo sostenuto dall’azienda per l’affitto dei locali. Sono 14 i dipendenti del punto vendita, la metà dei quali dovrebbe rimanere in carico a Mondadori, mentre l’altra metà sarebbe trasferita a Oviesse.
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