Molto rumore…!

Un clima di tensione e di forte protesta ha caratterizzato la mattinata all’ex Monastero dei Benedettini, dove il gruppo Collettivo, armato di megafono, ha guidato un folto corteo per tutto il complesso universitario inneggiando contro la riforma Moratti ed il sistema clientelare e baronale che si sta instaurando all’interno dell’ Università.

La protesta ha avuto inizio con un’assemblea nei giardini interni del Monastero, autoconvocata malgrado l’apertura dimostrata dal neo Preside Iachello, subito dopo i disordini di martedì scorso, nei confronti di un incontro ufficiale nel quale discutere e chiarire le posizioni.

“L’autoconvocazione dell’assemblea si è resa necessaria – ci spiega Salvo Orfila, rappresentante del Collettivo – a causa della richiesta, da parte di Iachello, di presentare la domanda di assemblea firmata dalla maggioranza dei rappresentanti degli studenti di Lettere. Cosa che avrebbe creato un gravissimo precedente contro la democrazia all’interno di questa Facoltà in quanto tutti i gruppi presenti – conclude Orfila – hanno il diritto di richiedere ed ottenere un’assemblea”.

 

Il corteo si è dunque indirizzato verso le aule del Monastero e l’Aula Magna bloccando le lezioni e invitando gli studenti a uscire per manifestare, inneggiando contro il Preside, il Rettore e la Riforma Moratti “attraverso le cui porcherie  – è stato gridato a gran voce – viene istituito un sistema clientelare e baronale dei fondi dell’Università a discapito del futuro di noi studenti”. L’invito esplicito a tutti gli studenti presenti è quello di unirsi alla mobilitazione, “collaborare con gli altri atenei e fare sentire la voce di Catania e della nostra Facoltà contro l’intera Riforma: il numero chiuso, il “3+2”, l’ingresso di privati nell’Università pubblica, l’aumento delle tasse, il sistema dei CFU”.

Diretta la contestazione ai cosiddetti “baroni” “che non si scandalizzano per l’aumento delle tasse o per la mancanza delle strutture indispensabili agli studenti ma che invece si scandalizzano quando questi fanno un corteo interno per manifestare i propri disagi, arrivando anche a chiamare le forze dell’ordine”.

 

 

Il neo eletto Preside Iachello, che non ha partecipato all’assemblea in quanto “nessuno – ci dice – l’ha portata a mia conoscenza”, risponde dichiarando che “la democrazia è fatta di regole e ho fatto una proposta per regolamentare la richiesta delle assemblee da parte dei movimenti studenteschi. Il mio insediamento – prosegue Iachello – avverrà il primo Novembre e allora potrò fare, nelle sedi adeguate come i Consigli di Facoltà, proposte per concordare con gli studenti e con la Facoltà di Lingue una linea comune per regolamentare la richiesta e la concessione delle assemblee studentesche”.

 

La Facoltà di Lingue, dal canto suo, non si è dimostrata insensibile ai gravi fatti che sono accaduti negli ultimi giorni ai Benedettini, e ha dichiarato espressamente, attraverso un documento cofirmato dal preside uscente Pioletti e dal neo eletto Famoso, la solidarietà verso il corpo studentesco e la condanna nei confronti di atti gravissimi come “l’irruzione, inconcepibile e intimidatoria, di carabinieri e altre forze dell’ordine: neanche nei periodi di più accesa contestazione studentesca  – prosegue il comunicato – Rettori e Presidi hanno fatto ricorso a siffatti metodi”.

La risposta di Iachello, portato a conoscenza del documento, è stata di totale approvazione. Riguardo l’intervento dei Carabinieri dello scorso lunedì Iachello dichiara: “Disapprovo l’intervento delle forze dell’ordine in casi come questi. Può essere che dopo l’irruzione in presidenza e l’aggressione al preside Mineo della scorsa settimana, per di più da parte di uno studente di Giurisprudenza che poco ha a che fare con la nostra Facoltà,  sia stato deciso di chiamare i Carabinieri”.

Ulteriore atto di solidarietà agli studenti è stato fatto attraverso un documento della CGIL che ha anche inviato una rappresentanza stamane per partecipare alla manifestazione mentre il Preside di Lettere, Mineo, non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito alle questioni sollevate e denunciate in quanto, ci fa riferire dalla segreteria di Presidenza, “non ha il tempo materiale per rilasciare delle dichiarazioni”.

 

Michele Spalletta

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