Misterbianco, incendiata auto di sindacalista Cgil «Un fatto delittuoso da ricondurre alla sua attività»

L’auto del netturbino Concetto Caruso era una monovolume Ford. Ieri mattina, intorno alle 7, il rappresentante della Fp Cgil l’aveva parcheggiata, come ogni giorno, all’interno del cantiere Dusty di Misterbianco. Circa un’ora dopo l’ha ritrovata quasi completamente distrutta dalle fiamme. E sulla natura dolosa dell’incendio ci sono pochi dubbi: come spiegano fonti del sindacato, uno dei vetri della vettura è stato ritrovato in frantumi, e all’interno sarebbe stato ritrovato materiale infiammabile. Sul posto sono intervenuti pompieri, polizia municipale e carabinieri. Questi ultimi, adesso, stanno indagando. Utilizzando, a quanto pare, anche le immagini di telecamere di sorveglianza. 

«Il lavoratore è molto colpito da quanto è accaduto – dice a MeridioNews il segretario generale della Cgil etnea Giacomo Rota – naturalmente gli stiamo facendo sentire la solidarietà e la vicinanza di tutto il sindacato». Al momento Caruso non vuole rilasciare dichiarazioni. Nemmeno sul movente del gesto esiste una spiegazione precisa. «Siamo perplessi – aggiunge Alfio Leonardi, responsabile provinciale Cgil per il settore igiene ambientale – questo ambiente vive anche di queste contraddizioni. A fonte di tanta gente perbene che ci lavora, ci sono anche angoli grigi, purtroppo è quasi fisiologico». «Quel che possiamo dire – aggiunge Leonardi – è che il fatto delittuoso sia da ricondursi alla sua azione sindacale. Non riusciamo a trovare altre spiegazioni». 

Al lavoratore è giunta la solidarietà delle altre sigle sindacali, dell’azienda e di alcuni esponenti politici. Gli operatori del cantiere di Misterbianco sono 83, senza contare quelli che vengono assunti con contratti stagionali. «Siamo molto preoccupati per l’episodio – afferma Gaetano Agliozzo, segretario regionale della Fp Cgil – è un nostro dirigente che ha fatto sempre il suo dovere. Siamo in attesa che venga fuori qualcosa dalle indagini, posto che l’incendio è sicuramente doloso».