Un trampolino di lancio, per avere ancor più consapevolezza nei propri mezzi e comprendere che la C è solamente un campionato di passaggio, per una società come il Catania. Dev’essere questo, secondo Andrea Sottil, il significato da attribuire alla bella e sfortunata prova di mercoledì scorso contro il Sassuolo, in occasione del quarto turno di Coppa Italia. Un’occasione da cui tirar fuori il meglio, in vista della trasferta che opporrà i rossazzurri al Bisceglie, domani alle ore 16.30. La partita contro la squadra pugliese è alle porte, ma molte domande portano ancora alla serata di gala contro i nero-verdi allenati dall’ex Roberto De Zerbi.
«Siamo andati a giocare l’incontro con la nostra identità, alla grande. Meritavamo di passare il turno – ammette Sottil – dato che ci è stato annullato un gol regolare, abbiamo preso due legni e subito due gol evitabili. Questa partita ci dà la consapevolezza delle capacità della nostra squadra. Abbiamo giocato nella metà campo del Sassuolo – ricorda il tecnico – aggredendo alti, creando e giocando a calcio. Dobbiamo avere la forza di replicare queste partite anche nel nostro campionato, vestendoci però di un abito diverso, più adatto alla Serie C. Bisceglie non è il Mapei Stadium, ma la prestazione e la mentalità devono essere quelle».
In Puglia, contro i nerazzurri in piena crisi tecnica e senza l’allenatore Cino Ginestra, dimissionario, serve la solita ricetta. «Non dovremo avere l’ossessione del risultato – ricorda l’allenatore piemontese – che possa toglierci la serenità e l’espressione di gioco vista mercoledì. Contro le squadre di A e B ci sono più spazi, è più facile fare un calcio propositivo. Ma noi siamo in grande crescita, stiamo bene e dobbiamo fare la nostra partita, non portandoci dietro l’ossessione di portare a casa i tre punti. Questo – ammette il tecnico – ci toglierebbe serenità e la possibilità di fare partite disinvolte come ieri. Serve un mix di serenità e sana spregiudicatezza».
La strada, a livello tattico, è ormai chiarissima. «Si lavora sulla difesa a 4, pur avendo fatto ottimi match anche difendendo a 3. Il campo però – evidenzia Sottil – ci ha detto che tornando a giocare con questo sistema si sono riprese identità e sicurezza nelle due fasi. Avere più soluzioni è comunque importante: nella partita può capitare di cominciare in un modo e finire in un altro, anche se l’idea – sottolinea il mister etneo – è quella di continuare col vestito tattico che in queste ultime partite ci ha dato prestazioni e punti».
La rosa poi, Llama a parte, è in forma sia da un punto di vista mentale sia fisico, come conferma Andrea Sottil. «Il livello fisico è quasi tutto alla pari, siamo a un ottimo punto. Stanno tutti bene, lo hanno dimostrato nelle ultime uscite. Quando vai incontro a tre impegni ravvicinati in una settimana (il Catania sfiderà Bisceglie, Virtus Francavilla e Sicula Leonzio in sette giorni, ndr), è chiaro che utilizzerò tutta la forza del gruppo. Dispongo di una rosa competitiva – ribadisce il mister – bisogna quindi tenere tutti partecipi e gestire le forze. Ho a disposizione due giocatori per ruolo, ognuno con le sue importanti caratteristiche: ci saranno di sicuro rotazioni».
Il mantra finale del tecnico è sempre lo stesso: «Dobbiamo fare una partita alla volta, conquistando più punti possibili. La squadra è diversa, molto più consapevole, abbiamo ripreso la nostra identità. Dobbiamo soltanto pensare a noi stessi – precisa Sottil – senza fare l’errore di guardare agli altri. Le nostre energie vanno utilizzate nelle performance sul campo d’allenamento e soprattutto in partita. Abbiamo mezzi, qualità, convinzione e ferocia per vincere il campionato e fare partite come quella contro il Sassuolo».
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