«Si è scatenato il delirio. Sto tornando dalla polizia postale per aggiungere materiale alle mie denunce, perché non si fermano». Cinzia Orabona si aspettava che la sua iniziativa NoVax-No Drink avrebbe fatto discutere, quello che non si aspettava erano gli insulti, gli auguri di pronto fallimento per la sua attività, l’enoteca letteraria Prospero, le minacce di morte e persino un invito nei confronti di quanti sono contrariati dall’insolito divieto a organizzarsi in squadre e andare a devastare il locale. Una marea di post e messaggi via social che l’imprenditrice ha deciso di raccogliere e portare alla polizia postale.
«Ho ricevuto minacce – racconta Orabona a MeridioNews – inviti a venire come squadristi, guerrieri, a sfondare vetrine, a bruciare e poi sono io a essere tacciata di nazismo. Comunque denuncio tutti, spero che la polizia postale possa risalire anche a uno su dieci di loro, perché poi queste persone sono comunque leoni da tastiera, probabilmente con profili e nomi falsi». In realtà le porte di Prospero non sono chiuse ai non vaccinati, semplicemente chi non ha ricevuto almeno la prima dose può solo prendere ciò che desidera, senza soffermarsi all’interno del locale. «Io dico: signori, non siete vaccinati? Bene, prendete da bere e andate altrove. Non posso rifiutarmi di dare da bere ma posso rifiutarmi di fare accomodare le persone ai miei tavoli» continua la donna.
L’attività comunque non ha avuto ripercussioni in termini di lavoro. «La mia clientela è rimasta – prosegue – La gente è ben lieta di stare in un posto sentendosi non dico più sicura, ma almeno più tutelata sapendo che tutti sono vaccinati». Tuttavia la paura per il polverone sollevato sui social rimane. «Ieri ho pagato una persona che si occupa di sicurezza – conclude Orabona – Sicuramente un po’ di paura ce l’ho, non so se questi sono veramente matti. Sono molto attenta, ho preso delle precauzioni, ho un impianto di videosorveglianza, speriamo non accada niente».
E a sostegno dell’imprenditrice è arrivata anche la solidarietà del sindaco di Palermo Leoluca Orlando. «Sono vicino all’imprenditrice, vittima di violenti attacchi e minacce di morte da parte di alcuni NoVax per avere consentito l’ingresso nel suo locale solo a chi è vaccinato – dice – A lei va la mia solidarietà. Anche alla luce di questi deplorevoli episodi, torno a chiedere al governo nazionale indicazioni chiare e precise per coniugare la difesa del diritto alla salute alla tutela e al rispetto della libertà d’impresa».
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