Milazzo, polemica sulla bonifica della discarica di Ponente M5s: «Roma ha fatto la sua parte, ora tocca a Musumeci»

Un rimpallo di responsabilità sul ritardo nella bonifica della discarica di Ponente tra il neosindaco di Milazzo, Pippo Midili, e il Movimento 5 stelle con le note stampa del Sottosegretario Alessio Villarosa e la senatrice Barbara Floridia. Un anno fa una mareggiata aveva eroso un tratto di litorale tra Milazzo e Barcellona, nel Messinese, fino a scoprire una discarica a cielo aperto. La notizia ha sconvolto solo i cittadini più giovani, è noto ai più infatti che negli anni Settanta il lungomare di Ponente non era meta di turismo balneare e veniva spesso utilizzato come destinazione di scarico per scarti di attività edilizie e con il tempo di rifiuti di ogni tipo.

Ma occhio non vede, cuore non duole, tant’è che solo quando, alle prime albe del 2020, si sono affacciate sui social le immagini della discarica rinvenuta, è stata inoltrata dal dipartimento della Protezione civile della Regione Siciliana la richiesta dello stato di emergenza al Consiglio dei Ministri. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, appena saputo della discarica abusiva, aveva inviato sul posto il capo del reparto ambientale marino per gli accertamenti del caso, eppure la richiesta è rimasta ferma sul tavolo del Consiglio dei ministri per dieci mesi. Mesi di riunioni operative, sopralluoghi, carotaggio e messa in sicurezza, in cui anche l’improvvisa emergenza sanitaria ha contribuito a distogliere l’attenzione dei Ministri. Fino al 22 ottobre quando viene dichiarato lo stato di emergenza per 12 mesi, nella provincia di Messina e nel comune di Altofonte, in provincia di Palermo. 

Per il primo cittadino mamertino, nel documento non si menziona il problema discarica. A replicargli sono stati i parlamentari nazionali del Movimento 5 stelle Villarosa e Floridia. «Con l’ordinanza di protezione civile del 17 novembre 2020 è stato nominato il commissario per fronteggiare l’emergenza derivante dagli eventi meteorologici nella persona del presidente della Regione Musumeci – si legge in una nota – Ed è solo compito del commissario quello di predisporre i piani di intervento da far vagliare alla Protezione civile nazionale per richiedere, in caso, ulteriori somme al Consiglio dei ministri, quindi consigliamo al sindaco di rivolgere i suoi dubbi altrove perché se il piano sarà futuribile non dipenderà certo da noi o dal governo (nazionale, ndr)».

Stando all’ordinanza, il piano degli interventi dovrà essere presentato al dipartimento di Protezione Civile entro 30 giorni dalla nomina, con possibilità di richiedere ulteriori risorse finanziarie necessarie per il superamento dell’emergenza entro due mesi dall’approvazione del Piano. Gli interventi necessari potranno essere avviati ancora prima dell’approvazione del piano. Si spera prima della prossima mareggiata.

Erika Bucca

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