Migranti, rilasciata la nave di Generazione identitaria Attivisti ciprioti denunciano: «Polizia difende fascisti»

«Le bugie e fake news delle Ong sono state smentite». È con questo annuncio che il gruppo di estrema destra Generazione identitaria ha salutato ieri sera la ripartenza della nave C-Star, rimasta bloccata a Cipro dopo che le autorità locali nei giorni scorsi avevano fermato l’armatore, il capitano, il vicecapitano della nave e sette membri dell’equipaggio, con l’accusa di avere favorito l’ingresso di persone extracomunitarie in possesso di documenti irregolari. Una vicenda che ha avuto il sapore del grottesco se si considera che il progetto Defend Europe punta proprio a contrastare i flussi migratori in Europa e nello specifico quelli provenienti dalla Libia, con il gruppo che è intenzionato a raggiungere il Paese nordafricano per collaborare con la guardia costiera locale e interferire nelle attività delle organizzazioni impegnate nei soccorsi in mare.

L’intoppo sarebbe dunque stato risolto, anche se attorno al rilascio della C-Star sono ancora poche le notizie ufficiali. Infatti, mentre gli attivisti di Generazione Indentitaria sui social network assicurano che «nulla di illegale è stato trovato a bordo. Anche le infamie hanno le gambe corte», sottolineando che la nave «è ripartita con il suo comandante», dall’isola dell’Egeo c’è chi rimarca l’improvviso cambio di atteggiamento della polizia cipriota. Tra loro, il filosofo e scrittore di nazionalità greco-francese Yannis Youlountas che ieri pomeriggio, basandosi su contatti con attivisti di sinistra sul posto, dal proprio profilo Facebook e dal blog, ha parlato di quella che ha definito «un’incredibile inversione di situazione», chiedendosi se tutto ciò fosse stato frutto di «una corruzione» o un «intervento politico in alto luogo», propendendo poi per la seconda possibilità.

«La polizia di Famagosta sta per permettere al C-star di tornare con nove membri dell’equipaggio a bordo – ha raccontato Youlountas -. Il proprietario svedese Tomas Egerstrom si trova all’aeroporto di Nicosia-Ercan sotto scorta della polizia». Lo scrittore, che rientra tra coloro che si oppongono al progetto di Generazione identitaria, ha poi descritto l’atteggiamento delle forze dell’ordine nel porto cipriota. «I nostri compagni antifascisti sono sgomenti, mentre chiedono rinforzi per entrare nel porto. Ma la polizia gira con i suoi veicoli e protegge i fascisti – prosegue -. All’inizio della giornata, la custodia dei membri dell’equipaggio era stata prolungata di 24 ore. Il capitano, il secondo e il proprietario si dovevano nuovamente presentare in tribunale e anche il direttore del porto aveva parlato di un lungo fermo». Youlountas si sofferma poi sulla presunta sudditanza del governo di Cipro Nord nei confronti di Ankara ed Erdogan e sul fatto che «Putin osserva con attenzione l’agitazione fascista in Europa e che la sostiene già in modo diverso». Fattori che, secondo lo scrittore, potrebbero avere avuto delle influenze sul rilascio della C-Star.

Stando ai programmi annunciati da oltre una settimana – e poi saltati per il blocco prima nel Canale di Suez e poi a Cipro – Generazione identitaria dovrebbe arrivare nei prossimi giorni nel porto di Catania per imbarcare volontari e poi ripartire verso la Libia. Al momento, però, non si sa quando la nave arriverà in Sicilia, né se prima farà tappa a Tunisi. Al momento l’imbarcazione pare non essersi ancora allontanata dalle coste cipriote e procede a rilento a largo del porto di Limassol. 

Simone Olivelli

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