Meno di quattro su cento. È il dato che fotografa la percentuale – 3,98 per l’esettezza – di positivi tra i migranti sbarcati negli ultimi mesi in Sicilia. I dati sono stati comunicati dal Viminale e ripresi dalle principali agenzie di stampa. Dall’inizio di giugno sono stati effettuati 6371 tamponi alle persone sbarcate. Il tema continua a essere al centro del dibattito politico, in seguito alla querelle tra governo Musumeci e governo Conte sulla gestione degli hotspot. Per il presidente della Regione, i migranti continuano a essere una minaccia per la sanità pubblica dell’isola. E lo ha ribadito anche oggi.
«Altri 30 sbarchi a Lampedusa – ha tuonato da Facebook Musumeci – Nell’hotspot sono di nuovo più di mille: seicento in sole 48 ore. Se la mia ordinanza non fosse stata sospesa (dal Tar, ndr), oggi avremmo una realtà molto diversa. Ma il governo centrale dice che è sua la responsabilità. E allora? Perché non interviene? Ha già coinvolto Bruxelles? Stanno organizzando la ricollocazione dei migranti negli altri Stati europei?», sono solo alcune delle domande poste dal governatore siciliano. Interrogativi che, nelle ultime settimane, si sono fatti sempre più incalzanti attirando il sostegno dei partiti di destra, a partire dalla Lega di Matteo Salvini, e le critiche di chi invece vede nei migranti l’ennesimo capro espiatorio.
Tornando ai numeri, il Viminale sottolinea che da giugno «sono stati trasferiti dalla Sicilia 4086 migranti», mentre sono poco più di mille i militari impiegati sulla principale isola delle Pelagie. Sulla situazione sicurezza, sanitaria e non solo, nelle ultime ore è intervenuta anche Federalberghi con una nota in cui si afferma che il settore turistico fin qui non ha risentito degli sbarchi, ma potrebbe essere minacciato dalla retorica che si fa attorno al fenomeno migratorio. «Dal mese di luglio sono arrivati a lampedusa più di 50mila turisti, gran parte dalla Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Sono stati sull’isola almeno una settimana, godendo delle nostre spiagge, del nostro mare e hanno gustato l’ottima cucina locale – si legge nella nota -. Le spiagge sempre piene, nel rispetto delle normative sanitarie vigenti, hanno ospitato migliaia di turisti dalla mattina al tramonto. Eppure nessun turista e nessun lampedusano è stato ad oggi contagiato dal Covid 19. Nessun giornale e nessuna tv ha dato questa notizia, fomentando soltanto la paura dei migranti a discapito delle attività locali».
Per Federalberghi il successo estivo potrebbe infrangersi con un calo di visitatori nei prossimi mesi. «Lampedusa, campo di battaglia della politica italiana, rischia un collasso economico per il blocco delle prenotazioni. Le previsioni per i mesi di settembre e ottobre sono pessimistiche in quanto i turisti preoccupati dalle tante fake news non prenotano più le loro vacanze nella più bella isola del mediterraneo, danneggiata dai media e abbandonata dallo Stato».
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