Nuova tragedia nel Mediterraneo. Tredici cadaveri sono stati trovati a bordo di un gommone soccorso a largo della Libia dalla Ong spagnola Proactiva Open Arms. L’operazione è stata coordinata dalla centrale operativa di Roma della Guardia costiera e ha portato al salvataggio di altre 167 persone. In 90, invece, sono stati soccorsi, mentre viaggiavano su una piccola imbarcazione, da Save the Children.
Il gommone era stato avvistato, poco prima di mezzogiorno, dall’organizzazione non governativa vicino alle acque territoriale libiche. «Era sul punto di naufragare con circa 140 persone a bordo e il mare agitato. Non c’è nessuno all’orizzonte. O li salviamo o moriranno», si legge in un tweet sul profilo di Proactiva Open Arms. I timori sono stati confermati in un secondo messaggio sul social network: «Abbiamo trovato 167 persone alla deriva e 11 morti, tra loro diverse donne incinte e madri».
Poi l’aggiornamento delle vittime e un messaggio sulle responsabilità dell’ennesima tragedia: «Tredici morti in totale. Persone con nome, cognomi, madri, padri, amici e vita. Chi consolerà i loro familiari adesso?», scrive la Ong.
Le condizioni meteo nel Mediterraneo in queste ore sono molto difficili ed è probabile che la tragedia sia riconducibili al mare mosso in cui si è imbattuto il gommone. Al momento non ci sarebbero altre operazioni in corso.
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