Ha debuttato questa mattina a Catania Barbara, il secondo dei dieci treni della metropolitana di Catania acquistati con un finanziamento della Regione Siciliana del valore complessivo di 44 milioni di euro. In precedenza era stato presentato il treno denominato Agata, come la santa patrona del capoluogo etneo. Il primo viaggio è stato fatto sulla tratta Stesicoro-Giovanni XXIII. Presenti per l’occasione in città il sottosegretario ai Trasporti Giancarlo Cancelleri, l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, l’assessore comunale all’Urbanistica Enrico Trantino e il direttore di Fce Salvo Fiore. Le nuove unità di trazione bidirezionale è costituita da due veicoli con casse in lega di alluminio, ciascuno con una cabina di guida a ogni estremità.
«Quella di Catania è una metropolitana che punta a uno sviluppo dell’infrastruttura ma anche del materiale rotabile – ha dichiarato l’assessore Falcone -. Puntiamo a garantire standard elevati e un livello di servizio parti agli standard in vigore in Europa, così come vogliono e ci chiedono i residenti ma anche i tanti turisti che visitano la città di Catania e l’hinterland». «Migliorare la qualità dei servizi in un’area metropolitana come questa signiica compiere un passo per decongestionare le automobili – ha commentato Cancelleri -. Come ministero stiamo puntando molto sulla metro di Catania, si lavora a nuove fermate e nuovi mezzi. Ma c’è anche un altro tema importante: saranno assegnati 5,2 milioni di euro in più ogni anno a Fce per permettere di rimanere aperti fino alle 24 e non più alle 21. Questo – ha aggiunto il sottosegretario del governo Draghi – darà la possibilità di usare la metro anche in orario notturno così da far vivere la movida ai giovani in totale sicurezza».
Soddisfazioni anche dall’assessore comunale Trantino, che ha sottolineato la bontà del percorso ormai intrapreso da diverso tempo. «Cerchiamo di colmare il divario del passato. La Fce – ha affermato Trantino – sta producendo uno sforzo straordinario per aiutarci in questa direzione. Come Comune abbiamo immaginato una linea ideale che congiunga San Berillo vecchio a Librino, un modo per ridurre fenomeni di marginalizzazione sociale. Abbiamo presentato proposte ammesse al Pnrr per 76 milioni, saranno opere da realizzare entro il 2026 mentre le gare per fare i lavori dovranno essere aggiudicate già entro giugno dell’anno prossimo». Il direttore di Fce Salvo Fiore guarda al prossimo futuro: «Oggi inauguriamo il secondo treno della metro, ma l’occasione serve anche per fare il punto sui nuovi progetti della metropolitana. I treni sono pieni di viaggiatori, siamo soddisfatti perché finalmente si fa cultura della mobilità sostenibile».
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