Tra selfie e cittadini con omaggi per lui, questa mattina il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è intervenuto alla cerimonia di inizio lavori per la tratta della metropolitana della Ferrovia Circumetnea che, entro il 2026, dovrebbe collegare Misterbianco a Paternò. Insieme al leader della Lega, alla stazione di Belpasso-Piano Tavola, c’erano le autorità locali e i rappresentanti del governo regionale guidato da Renato Schifani. Subito dopo Salvini si è spostato a Motta Sant’Anastasia insieme al sindaco e parlamentare leghista Anastasio Carrà.
L’argomento centrale della mattinata di Salvini è stato però il Ponte sullo Stretto. «Entro il 2024 la posa della prima pietra: questo è l’impegno su cui sto lavorando», spiega il ministro rispondendo alla stampa. «Dal 2032 attraversare lo Stretto non in qualche ora ma in qualche minuto, in treno in macchina o in moto, cambierà la vita». Secondo Salvini la svolta non sarà solo a beneficio «dei siciliani e dei calabresi, ma di tutta Italia. Verranno ingegneri e turisti da tutto il mondo per guardare quanto sono bravi gli ingegneri e gli operai italiani».
«Un’opera che creerà 120mila posti di lavoro – dice Salvini – e che resisterà al vento e ai terremoti». Oltre alle obiezioni tecniche e a quelle legate alle questioni ambientali, una parte dell’opinione pubblica teme che i lavori per il ponte sullo Stretto possano ingolosire la criminalità organizzata. Su questo il leader della Lega dice che «se non dobbiamo fare un ponte perché c’è la mafia, allora arrendiamoci».
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