Messina, una cittadella della cultura nell’ex ospedale Museo e centro sul terremoto con fondo da 42 milioni

Arrivano 42 milioni di euro a Messina per trasformare l’ex ospedale Margherita nella cittadella della cultura. Il progetto della Soprintendenza ai beni culturali è tra quelli finanziati dall’Unione europea. Un’opportunità importante per dare nuova vita all’ex ospedale, da anni lasciato all’abbandono. 

Dal 2015 la Regione, in particolare l’assessorato ai Beni Culturali, Carlo Vermiglio, ha ottenuto la struttura – a eccezione del plesso che ospita l’ortopedico – in comodato d’uso per 100 anni dall’Asp di Messina. Nell’edificio che si affaccia su viale della Libertà potrà sorgere un polo culturale tra Cittadella e il vicino museo regionale, la cui nuova sede come promesso dall’esponente della giunta Crocetta, aprirà a dicembre.

La cittadella della cultura ospiterà gli uffici della Soprintendenza di Messina attualmente presenti nella sede dell’ex Collegio del Buon Pastore sul viale Boccetta, e la parte amministrativa degli uffici del Museo Regionale. Il resto sarà occupato dal Mudos, il Museo delle dominazioni in Sicilia, che mira a raccontare al visitatore la storia della Sicilia, ripercorrendo periodi e culture che a Messina hanno visto avvicendarsi diverse dominazioni. Si scopriranno le influenze che hanno i avuto fenici, greci, romani, bizantini, barbari, arabi, normanni, svevi, angioini, aragonesi, spagnoli, borboni. Per farlo troveranno posto dentro il museo materiali, documenti, report, testimonianze archeologiche, fonti storiche, pitture, sculture, architetture, fotografie. 

Accanto al Mudos ci sarà anche il Centro culturale, documentale e scientifico del terremoto di Messina e dei grandi eventi sismici. Oltre al sistema museale è previsto un Centro di alta formazione e specializzazione, a cura di Università, Ingv e Cnr; mentre il Centro archivistico e bibliografico (Cab) sarà un luogo fisico ad elevata funzionalità informatica, multimediale e tecnologica, aperto alla formazione dei cittadini.