Messina, storie di scambi gratuiti e collaborazione «La nostra vita migliorata dalla banca del tempo»

«Il denaro non dà la felicità». A Messina c’è chi ritorna alle origini quando ogni bene andava barattato, dando valore solo al tempo. Ne sa qualcosa Gaetano, impiegato all’ex provincia regionale di Messina, rimasto senza genitori e con due sorelle a carico, per motivi economici ha dovuto rinunciare alla sua auto e la Banca del tempo Zancle Solidale è stata la sua ancora di salvezza. «Quando ho scoperto questa realtà, poco conosciuta in città, ho deciso di diventarne socio», racconta. 

In questa speciale banca basta mettere a disposizione solo il tempo, tutto ciò che serve come unità di misura dello scambio. «Non avendo un’automobile cercavo chi potesse offrirmi un passaggio per svolgere mansioni impossibili a piedi – aggiunge Gaetano -,  in cambio ho messo a disposizione la mia professionalità, o tutto ciò di cui c’è necessità». Laureato in servizio sociale, Gaetano si è reso disponibile per tenere lezioni private, ma si è offerto anche per fare compagnia a persone anziane o a ragazzi disabili.

Un ambiente paritario attivo dal 2012 con oltre 60 soci, con tanto di chat per le emergenze. Sono quasi sempre le ristrettezze economiche a spingere ad aderire alla Banca. «Quando ho cominciato questa esperienza era un periodo critico – racconta Pina, una delle sue fondatrici e insegnante di matematica – sia io che mio marito non avevamo un lavoro stabile; ed io ero una persona molto chiusa. Grazie alla Banca io e la mia famiglia abbiamo usufruito di servizi utili che altrimenti non ci saremmo potuti permettere». 

Lezioni d’inglese per i figli, visite dal dentista e cure estetiche. Pina ha offerto in cambio lezioni di matematica, servizi di pulizia, di babysitter e ha anche cucinato dolci. Durante il trasferimento a Firenze, dove lavora per sei mesi l’anno, la Banca del tempo Zancle Solidale è stata vicina alla sua famiglia rimasta in città. «Devo molto agli altri soci – conclude – quando ero fuori c’era chi cucinava per i miei figli non facendoli sentire soli».

La capacità di innescare relazioni umane è il motore della Banca, spiega invece Eugenia, insegnante della scuola d’infanzia, che da quando è rientrata da Roma fa parte del direttivo e offre servizi di naturopatia e non solo. «Prima di entrare a far parte di questa famiglia ero abituata a non chiedere nulla,  poi sono riuscita ad aprirmi, per esempio durante il trasloco ho scambiato il mio tempo per avere una mano in casa, tagliando i costi. Una volta ero spostata con un uomo ricco ma vivevo in solitudine – aggiunge – adesso quando condivido emozioni con altre persone mi sento ricca dentro». Un ambiente in cui il denaro perde valore in favore della collaborazione. Quasi un paradosso in una società spesso legata all’idea che ciò che non si paga vale poco. 

Isabella Molonia

Recent Posts

Catania, provano a rubare tre camion: uno di loro viene arrestato dopo un inseguimento

Il furto di tre camion, l'inseguimento e poi l'arresto. A Catania i carabinieri hanno arrestato…

11 minuti ago

Mafia, a un boss di Gela sequestrati beni per 500mila euro

Lui condannato a otto anni per mafia, i suoi beni sequestrati. La polizia di Caltanissetta…

1 ora ago

Calci, pugni e minacce di morte alla convivente: arrestato un 23enne di Pachino

Violenze, umiliazioni e minacce di morte. A Pachino, in provincia di Siracusa, un 23enne è…

2 ore ago

Carini, trovato con mezzo chilo di droga: arrestato un 37enne

Mezzo chilo di droga, tra cocaina, hashish e marijuana. A Carini, in provincia di Palermo,…

2 ore ago

A Noto la truffa del Superbonus per il resort di lusso: sequestro da 13 milioni di euro

Truffa sul Superbonus del 110 per cento in provincia di Siracusa. I sigilli sono scattati per…

3 ore ago

Dalla Sicilia le proposte di legge su inizio e fine vita per compensare le lacune nazionali: «Sono diritti essenziali»

«Tutta la vita è politica», scriveva Cesare Pavese ne Il mestiere di vivere. E sembrano…

7 ore ago