Nuova operazione antidroga sull’asse Albania-Sicilia. A intervenire stavolta sono state le Fiamme Gialle di Messina, che in queste ore stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di nove persone – otto italiani e un albanese – accusate di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
Stando all’indagine denominata Shuttle, la droga partiva dall’Albania e arrivava nel capoluogo peloritano, dopo essere entrata dalla Puglia. Sequestrati cinque chili di hashish e 50 grammi di cocaina all’imbarcadero d’arrivo dei traghetti. Sarebbe stato soltanto uno dei tanti viaggi organizzati periodicamente per assicurare il rifornimento degli stupefacenti.
A Messina il traffico era gestito da tre fratelli – due uomini e una donna – che si affidavano a fedeli corrieri per il trasporto della droga. I viaggi avvenivano in pullman. Giunta in città, la droga poi veniva smistata dai pusher locali. Colpito un giro d’affari da circa mezzo milione di euro.
In carcere vanno i fratelli Giacoma, Michele e Giovanni Cambria, rispettivamente di 45, 41 e 44 anni. Ai domiciliari vanno Grazia Leo, 32 anni, Domenico Papale, 24 anni, Biagio Merlino, 39 anni, Salvatore Papale, 50 anni, Giovanna Mantineo, 31 anni e Nikoll Marku, 37 anni albanese.
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