Messina, mafia e scommesse: sequestrata Sala Centonze Proprietario accusato di essere prestanome di La Valle

Due nuove ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dalla guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione Dominio che lo scorso 27 marzo ha portato alla luce gli investimenti imprenditoriali di Cosa Nostra a Messina. Rivelando come a reggere le fila dell’organizzazione ci sarebbe stato Domenico La Valle, titolare di un’attività commerciale nel quartiere Gazzi, a ridosso dello stadio di calcio Celeste. Ieri ai domiciliari è finito Davide Romeo, 38 anni, accusato di essere prestanome di La Valle.

Le Fiamme Gialle peloritane, su disposizione della gip Monia De Francesco, hanno notificato due nuove misure restrittive personali e hanno sequestrato un’altra società di scommesse gestita, di fatto, dal clan di Mangialupi

Gli approfondimenti portati avanti per chiarire la posizione di altri soggetti presunti fiancheggiatori e prestanome del gruppo criminale hanno permesso, anche grazie all’esame approfondito di intercettazioni ambientali e telefoniche raccolte durante le indagini, di individuare Davide Romeo, che per conto del presunto capo clan La Valle avrebbe gestito una sala giochi di Messina, inizialmente intestata fittiziamente a Francesco Benanti, soggetto già colpito da misura cautelare il 27 marzo scorso. Si tratta della Sala Centonze, nei pressi di piazza Cairoli.

Dal gennaio 2016 Romeo è divenuto il formale proprietario dei locali, oggi sequestrati, attraverso la costituzione di una nuova società denominata Nuovo Centro Scommesse di Romeo Davide. La Direzione distrettuale antimafia di Messina ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di La Valle, notificata allo stesso presso il carcere di Terni, dove si trova attualmente recluso, e un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Romeo.

Simona Arena

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