Il 5 settembre 2018 passerà alla storia come una data fondamentale per Messina. E non solo perché ha visto la nascita dell’agenzia comunale per il risanamento, una struttura centrale per portare a termine la crociata che De Luca si è intestato per eliminare dalla città le 2500 baracche ancora esistenti. E per ottenere i 500mila euro stanziati dalla Regione. Ma anche perché per la prima volta dopo anni un consiglio comunale al completo, dall’inizio alla fine della seduta – cominciata poco dopo le 19 e finita mezzanotte e mezza – ha dimostrato che i tempi sono cambiati.
Un dibattito serio e costruttivo, un confronto tra amministrazione e organo di controllo che da tempo non si vedeva. Un segnale che il sindaco Cateno De Luca valuterà prima di decidere se dimettersi, come ha annunciato la scorsa settimana e come ha ribadito a inizio seduta.
In piena notte con 30 favorevoli su 31 presenti, è stata votata all’unanimità la delibera di costituzione dell’agenzia per il risanamento. Si è astenuto solo il presidente del consiglio, mentre unico assente giustificato è stato Giovanni Scavello che si trova in viaggio di nozze. Toni forti quelli usati dal primo cittadino a inizio seduta che ha ribadito che i suoi tempi non sono quelli del consiglio comunale chiedendo di modificarne il regolamento.
«Sulle baracche non si fa politica», ha affermato il primo cittadino De Luca sottolineando i numeri dell’emergenza baracche e ricordando le 2.500 famiglie che ci vivono e i 53mila metri quadrati d’amianto che sono presenti. Con casi accertati di asbestosi. A sostenerlo, ieri pomeriggio, anche una manifestazione di cittadini davanti palazzo Zanca con circa 200 persone che, in serata, hanno assistito alla seduta del consiglio dal loggione dell’aula.
Dopo l’intervento iniziale di circa un’ora di De Luca, sono stati affrontati e discussi dall’aula i singoli emendamenti, molti ritirati prima dell’inizio del consiglio e altri durante. Il sindaco ha ringraziato i consiglieri affermando che «questa vittoria non è mia, ma di tutti». Oggi il sindaco ha postato su Facebook il suo commento alla serata di ieri e lasciando aperta una porta: «Spero il 30 settembre di convertire il nostro programmato commiato in una articolata relazione di inizio di un lungo e proficuo mandato elettorale».
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