Si chiamano Camilla e Varenne. Sono i due pony che oggi, per la prima volta, hanno fatto visita ai pazienti ricoverati nei reparti di Pediatria dell’ospedale Policlinico Gaetano Martino di Messina. Una mattinata speciale per i quaranta bambini che hanno potuto prendere parte a Un pony in corsia, l’iniziativa proposta dall’associazione Equitando onlus per donare un sorriso ai piccoli pazienti che stanno trascorrendo in ospedale le feste di Natale.
«L’obiettivo della sorpresa è rendere un po’ più piacevole il periodo di degenza dei bambini ricoverati, con l’aiuto di amici speciali che hanno portato loro anche tanti doni», spiega Gianluca Paratore presidente di Equitando. «Gli animali, oggi, sono sempre più utilizzati nelle terapie per la loro naturale sensibilità che li fa entrare subito in empatia chiunque stia loro vicino».
Quello degli animali da portare in corsia è un progetto che per la prima volta trova spazio al Policlinico messinese. «Abbiamo voluto sfatare la credenza che gli animali siano portatori di malattie – sottolinea Pietro Arena, veterinario di Interventi assistiti dagli animali (Iaa) – Quelli che vengono introdotti nelle strutture sanitarie sono animali perfetti sotto il profilo della salute: sono vaccinati e sani e vengono costantemente monitorati. Se solo avessero anche una semplice dermatite non lo faremmo mai entrare in un reparto ospedaliero».
Adeguatamente protetti per evitare possibili inconvenienti fisiologici, i pony hanno fatto visita ai bimbi ricoverati nei reparti di Pediatria, Chirurgia pediatrica, Pediatria d’urgenza e Neuropsichiatria infantile. «Le linee guida nazionali degli interventi assistiti dagli animali pubblicate dal ministero della Salute prevedono, infatti, l’utilizzo degli animali anche nelle strutture sanitarie e ospedaliere, con una apposita équipe specializzata – spiega la psichiatra Giusy Fanara – La pet therapy serve a migliorare l’aspetto affettivo ed emotivo e aiuta a migliorare le relazioni interpersonali e sociali. La sorpresa di vedere nei corridoi i due pony – conclude – ha certamente aiutato i bambini ad aumentare la propria autostima e a modulare le loro emozioni».
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