Messina, Accorinti prova a limitare il videopoker Ordinanza definisce orari apertura sale da gioco

Come a Verona e a Napoli, anche a Messina è stata emanata un’ordinanza sindacale che disciplina gli orari di esercizio delle «attività di sala gioco e di utilizzo degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro». 

Ridurre il lasso di tempo in cui i giocatori possono accedere agli apparecchi di intrattenimento è ciò che ha spinto il sindaco Renato Accorinti a emanare il provvedimento, l’ordinanza numero 393 del 28 settembre 2017, che non riguarda solo le sale da biliardo e bowling. Tutte le sale da giochi potranno rimanere aperte dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22. Le stesse fasce orarie sono applicate per le cosiddette «macchinette». Gli esercenti che posseggono all’interno del proprio locale le slot machine dovranno inoltre esporre i cartelli di avvertimento sul rischio di «dipendenza dalla pratica di giochi con vincita in denaro». 

A vigilare che la nuova ordinanza venga rispettata sarà la polizia municipale. Ma supporto e sostegno verrà fornito anche dalla questura. In caso di effrazione dell’ordinanza, sono previste pesanti multe dai 25 ai 500 euro. Secondo Accorinti è opportuno «disincentivare l’ingresso dei più giovani nelle sale gioco, nelle videolottery e nei bar dotati di apparecchi, dove il gioco dovrebbe rappresentare solo un’offerta marginale». Favorevole all’ordinanza anche l’assessore all’Ambiente e ai nuovi stili di vita, Daniele Ialacqua. «Non si può rimanere inermi di fronte ai drammatici dati annuali che registrano una crescita costante del gioco d’azzardo, portando nel 2016 le puntate effettuate in un anno a circa 96 miliardi di euro contro gli 88 miliardi del 2015». 

Diversi gli incontri che si sono svolti all’assessorato guidato da Ialacqua e che hanno permesso di accertare come Messina non sia immune al fenomeno. «Secondo i dati del 2015, risulterebbero attive in riva allo Stretto 3196 apparecchiature per il gioco ed è crescente il numero delle sale da gioco e dei cittadini a rischio o affetti dal gioco d’azzardo patologico». 

A conferma di quanto il gioco d’azzardo sia un fenomeno in piena crescita ci sono le inchieste giudiziarie sul gioco d’azzardo. «Dalle ultime indagini Beta e Totem – ricorda Ialacqua- emerge la pericolosità delle infiltrazioni mafiose e criminali che gravitano intorno al gioco d’azzardo». L’ordinanza, per Ialacqua, deve essere considerata come «la prima tappa di un percorso contro le ludopatie». 

Simona Arena

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