Mercato Ortofrutticolo, clima teso poi arriva l’accordo  Sì a modifica degli orari: periodo di prova di due mesi

Clima teso e porte rigorosamente chiuse oggi all’incontro tra il Comune di Palermo e i concessionari del Mercato Ortofrutticolo. Presenti, tra gli altri, anche il comandante dei vigili urbani Vincenzo Messina e  l’assessora alle Attività Produttive Giovanna Marano che, appena arrivata, ha invitato ad uscire la stampa, l’esponente dei Coraggiosi e referente del Nodo di via Ammiraglio Rizzo, Isabella Cacciatore, uno studente di giurisprudenza  e uno degli autotrasportatori che ieri aveva partecipato alla protesta e che voleva assistere al dibattito. Dopo una mattina in cui ha prevalso l’incertezza è arrivato poi  l’accordo. La nuova ordinanza verrà mantenuta almeno per un periodo di due mesi, ovvero a gennaio e febbraio.

Il cuore del problema era il cambio degli orari, dalle 23 di alle tre del mattino, deciso dal Comune su proposta e in accordo con i concessionari, che ha scatenato la reazione di autotrasportatori e addetti al facchinaggio sfociata ieri nel blocco delle attività.  Davanti al mercato oggi un presidio della polizia, appena dentro un buon numero di vigili urbani.  «Vogliamo ascoltare anche le problematiche di chi lavora al mercato ortofrutticolo – aveva detto la Cacciatore – anche dei trasportatori e anche dell’Amministrazione. La riunione oggi a porte chiuse per noi è inaccettabile, perchè comunque c’è stato tutto il tempo per definire a porte chiuse e solo con gli addetti ai lavori un sistema più logico e più funzionale per il mercato. Ora è tempo che anche i cittadini siano al corrente di quello che succede anche perchè la manifestazione di ieri ha coinvolto noi palermitani in una zona trafficata e dove ci sono anche scuole. È giusto che ci sia un confronto tra cittadini, operatori del settore, associazioni e perfino con l’opposizione».  

In un comunicato ieri il Comune ha esposto le ragioni delle decisioni prese e raccolte in un documento «sottoscritto da tutti i concessionari», che «sono e restano gli unici interlocutori legittimi dell’Amministrazione comunale», dopo che sono stati «segnalati fenomeni di illegittime contrattazioni al di fuori dei regolari orari dello stesso mercato». Per i trasportatori che hanno aderito alla protesta però il cambio degli orari ha creato «caos e rallentamenti nella consegna in altri capoluoghi siciliani». Il cambio di orari, secondo fonti interne al mercato, era stato dettato dal fatto che era venuto a mancare anche il presidio alle 23 dei vigili urbani prima garantito, poi tolto e poi nuovamente istituito ieri in modo permanente all’interno della struttura dal sindaco Leoluca Orlando. 

 Per il consigliere comunale di Forza Italia Angelo Figuccia «l’attuale situazione di caos ed anarchia che regna all’interno del mercato ortofrutticolo» sarebbe il frutto di «profonde divisioni dentro la stessa maggioranza in Consiglio e nella Giunta di Orlando». Figuccia prosegue: «Da oltre tre anni, infatti, il regolamento per i mercati generali, e quindi anche per quello ortofrutticolo, resta sepolto nei cassetti di Palazzo delle Aquile, per una serie di veti incrociati all’interno della sua amministrazione». Dal giugno 2013 – denuncia Figuccia – quest’importante atto che dovrebbe finalmente mettere ordine in un settore cruciale per la nostra città come quello commerciale, è al numero otto dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale, «senza che nessun consigliere della maggioranza abbia mai avuto la bella idea di discuterlo in Aula». Adesso che è scoppiato il caos e che per «un’intera giornata la città è rimasta ostaggio delle proteste di alcuni operatori e i fruttivendoli con i banchi vuoti, tutti a chiedersi perché tutto questo succede. La soluzione – conclude – è tanto semplice quanto a portata di mano: in pochissimo tempo si potrebbe discutere e votare il nuovo regolamento per i mercati generali e quindi dare finalmente regole certe all’intero settore, che rappresenta un punto vitale per l’economia della nostra città».

Stefania Brusca

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