«Sarà un’operazione che andrà ad avverarsi poco a poco, in questi sei mesi daremo l’idea di come sarà il mercato dell’Albergheria a seguito dell’associazione che formeranno i mercatari e dell’approvazione del regolamento che dovrà fare il consiglio comunale». Il presidente della I circoscrizione Massimo Castiglia spiega così il progetto sul tanto dibattuto mercato dell’usato che si svolge attorno la chiesa del san Saverio. Avversato da tanti perchè spesso diventa ricettacolo di cose rubate, in realtà il mercato all’aperto dell’Albergheria ha potenzialità enormi.
Ne è convinto il comitato Sos Ballarò, che da due anni ha avviato un percorso – tra assemblee coi residenti e incontri coi mercatari – per poterlo rendere davvero un mercato di servizio, utile e attraente. Nel progetto di Sos Ballarò l’ipotesi dell’area da pedonalizzare parte a ridosso di corso Tukory fino ad arrivare a via Verga, e prevede la creazione di 230 postazioni, con mezzo metro di distacco tra l’una e l’altra. In ogni caso adesso si attende una proposta di regolamentazione del mercato da parte della giunta, che verrà poi sottoposta all’approvazione del consiglio comunale.
Mentre nei giorni scorsi si è svolto un tavolo tecnico-politico, su iniziativa del sindaco Orlando, per stabilire le prossime mosse. Oltre allo stesso primo cittadino e al vice Sergio Marino, erano presenti gli assessori Emilio Arcuri, Giuseppe Mattina e Iolanda Riolo, il presidente della I Circoscrizione Massimo Castiglia, la vice capo di gabinetto Licia Romano, il vice comandante della polizia municipale Luigi Galatioto, nonché i rappresentanti della RAP, del comitato Sos Ballarò e il consigliere Salvatore Imperiale.
Il tavolo è servito per fare il punto sullo stato di attuazione della delibera di giunta di aprile del 2017. Intanto i rappresentanti della I Circoscrizione proseguono con gli incontri pubblici, e giorno 28 febbraio a Piazza Colajanni verrà presentato alla cittadinanza lo stato di avanzamento del progetto, al quale seguirà un nuovo atto di indirizzo della giunta. Tra i punti previsti e che dovrebbero realizzarsi entro i sei mesi indicati da Castiglia: l’attivazione di un punto di raccolta dei rifiuti ingombranti da parte della RAP in via Verga; il ritiro, da parte di RAP, dei rifiuti ordinari e lo spazzamento delle strade alle ore 13.30 (alla chiusura del mercato dell’usato), in aggiunta all’ordinario ritiro nelle ore serali; il ritiro, in collaborazione tra Rap e la ditta aggiudicataria del servizio, degli indumenti usati a chiusura del mercato; l’assegnazione di un immobile in via Mongitore che diventerà, tra l’altro, la sede della nascente associazione dei venditori; la realizzazione della segnaletica per le zone di parcheggio per i residenti, già individuate; la previsione di un controllo quotidiano dell’area da parte della polizia municipale, per scoraggiare gli abusivi; la nascita dell’associazione dei venditori che avrà il compito di assegnare gli stalli agli iscritti, stabilire i criteri di turnazione e raccogliere le quote giornaliere per l’uso degli stalli; l’individuazione di un’area per i bagni che saranno in uso per servire il mercato; il risanamento delle piazze presenti nell’area del mercato.
Su quest’ultimo punto in particolare si punta su piazza Colajanni, dove è prevista la potatura degli alberi e la piantumazione di piante e fiori, oltre alla realizzazione di una recinzione e la creazione di un’area gioco per i bambini. Mentre la cura della piazza verrà affidata ai residenti tramite i nuovi patti sul bene comune. «Il percorso svolto fin qui – fa sapere il sindaco Orlando – mostra la necessità e la qualità della collaborazione fra l’amministrazione in tutte le sue articolazioni, la circoscrizione, gli abitanti del quartiere e i venditori. In questa ottica, la nascita dell’associazione dei venditori assume un significato particolarmente rilevante perché permetterà una più corretta gestione e organizzazione dell’area. Grazie a questo lavoro costante e dettagliato, si delinea finalmente una sistemazione per una delle aree più significative del centro storico e di tutta la città, in un percorso condiviso e collaborativo che vede tutti partecipi di questo processo».
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