Una menzione speciale «per il coraggio e l’innovazione della proposta», nell’ambito del premio europeo d’eccellenza per un turismo accessibile, è stata assegnata al progetto etneo Diveactive. La notizia, arrivata questa settimana, rappresenta «una grossa soddisfazione che ci stimola ad andare avanti per la nostra strada» dichiara Carmelo La Rocca, presidente dell’associazione Life Onlus, nata ad Acireale nel 2000, che – in partenariato con il gruppo provinciale del Comitato paralimpico italiano, la cooperativa sociale Nikes e listituto statale istruzione superiore politecnico del mare Duca degli Abruzzi – ha organizzato il progetto. Diveactive è un corso regionale finanziato dalla Comunità europea che nasce la scorsa estate e parte dal presupposto «che sia necessario attivare percorsi di formazione-lavoro innovativi, in grado di generare economie e sviluppo ma anche di aumentare il grado di soddisfazione della persona anche, e forse specialmente, per le persone diversamente abili», si legge sulla scheda di presentazione nel sito di riferimento. Nello specifico, percorsi di formazione-lavoro come operatore turistico e guida subacquea.
L’obiettivo è quello di formare una decina di persone affette da disabilità per dar loro i mezzi necessari a costruirsi un futuro diverso dal limite culturale secondo il quale un disabile può lavorare soltanto dietro a una scrivania. Il progetto fornisce ai partecipanti un’indennità di frequenza di tre euro l’ora per la formazione e di cinque per la work experience, «per passare dal ruolo di assistiti a quello di assistenti sia di altri disabili che di persone normodotate», spiega la Rocca. «Si cerca di dotarli dei mezzi e dei metodi affinché, diciamo così, possano camminare sulle loro gambe, coniugando dal punto di vista lavorativo i loro interessi con le bellezze della nostra terra».
Un vero e proprio corso di formazione teorico-pratico composto da vari step che non si concludono con la fine del corso stesso. «Una volta terminate le lezioni – spiega La Rocca – lo scopo è quello di creare una cooperativa di servizi che sappia organizzare le vacanze per chi soffre di disabilità». Tutti i partecipanti, infatti, riceveranno un attestato riconosciuto a livello mondiale che li qualifica come operatore turistico guida subacquea. Non solo potranno organizzare viaggi, quindi, ma potranno loro stessi fare da guida subacquea. «E’ una nicchia di mercato molto ampia e i nostri ragazzi, grazie ai protocolli internazionali di riconoscimento Hsa e Padi, saranno in grado di spaziare a 360 gradi nell’ambito dell’incoming turistico», aggiunge il presidente della Life onlus.
Alta è la frequenza dei partecipanti al corso iniziato lo scorso luglio «così come l’entusiasmo nel parteciparvi», dichiara ancora. «Hanno già acquisito una discreta conoscenza delle tecniche subacquee e di accoglienza, ma tanto è il lavoro ancora da fare», dice fiducioso La Rocca, una vita dedicata alla lotta ai pregiudizi e alle barriere della disabilità. Lui stesso disabile a seguito di un incidente stradale quando aveva 18 anni, ha deciso di trarre positività da fatti negativi. Da sempre appassionato di immersioni, nel 2000, insieme all’amico Martino Florio, anche lui disabile, ha deciso di creare l’associazione Life onlus per insegnare ad altri disabili come immergersi nei fondali in sicurezza. «Vivo una vita normale e non solo sono contento per come vanno adesso le cose – dice – sono anche tanto orgoglioso di poter annoverare ben due record mondiali di due degli iscritti alla nostra associazione: Martino Florio e Benedetta Spampinato. Il primo è riuscito a scendere ad una profondità di 51 metri, la seconda a 41. E’ la passione che vince la disabilità», conclude.
[Foto di Diveactive]
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