INTERI ‘PEZZI’ DEL NOSTRO PAESE, DAL NORD AL CENTRO AL SUD CADONO A PEZZI. SERVIREBBE UN PIANO DI INVESTIMENTI PER LA TUTELA DEL TERRITORIO. MA IL NOSTRO PAESE HA REGALATO I SOLDI DELLA BANCA D’ITALIA (CIOE’ DEGLI ITALIANI!) ALLE BANCHE. DOPO DI CHE VA A BATTERE CASSA DAGLI EMIRATI…
Enrico Letta ad Abu Dhabi invita gli emiri locali ad investire in Italia. Per contorno polemizza con Confindustria sull’interpretazione di politica estera e politica interna. E afferma che quella che lui sta svolgendo negli Emirati è politica interna, politica industriale. Fin qui tutto bene.
La questione vera, però, è la credibilità degli inviti rivolti dal Presidente del Consiglio agli investitori stranieri all’indomani della generosa regalia di 7,5 miliardi alle banche private socie di Bankitalia. Non è, infatti, improbabile che quegli investitori pensino: “Vuoi i nostri soldi mentre i tuoi li sperperi in regalie a chi non ne ha proprio bisogno!”.
Quale credito pensa il nostro Presidente del Consiglio di potere ricavare, a parte lo scambio di cortesie formali, dagli investitori arabi? Hai voglia di rilasciare interviste e promettenti dichiarazioni, gli arabi sono furbi e se non vedono il conquibus non si scomodano minimamente.
Altra considerazione possibile da parte dei ricchi interlocutori mediorientali. In Italia in occasione delle piogge dell’autunno-inverno pezzi interi del territorio italiano franano. Ieri la costa ionica e quella tirrenica del Messinese; l’altro ieri l’alluvione di Genova; a seguire quello delle Cinque Terre; il crollo dei reperti archeologici di Pompei; l’alluvione dell’Emilia-Romagna, ieri, ed oggi del Modenese, gli allagamenti in Sardegna ed oggi, proprio oggi le periferie romane e la frana della Rocca di Volterra in Umbria e via continuando.
Appena piove l’Italia frana e si allaga, occorrerebbero investimenti per mettere in sicurezza il territorio e cosa fa Letta? Regala miliardi alle banche per far ingrassare gli azionisti privati.
D’altra parte, quello di Enrico Letta è il secondo governo-perla consecutivo regalatoci – non sappiamo ancora quanto gratuitamente, perché i conti li faremo alla fine – dal nostro caro Presidente della Repubblica il quale, interpretando a suo modo le sue prerogative costituzionali, offre al Paese soluzioni artificiose e contrarie alle espressioni popolari manifestate con il voto. Si vota per soluzioni bipolari alternative e si propongono le ammucchiate. Che politica è questa?
Con il contorno di coloro che si ammucchiano in un disegno politico scarabocchio, i quali si danno un gran da fare per riconfermare Presidente della Repubblica colui che li ha fatto ammucchiare.
Mentre nel Palazzo si danza e si contra-danza il Paese frana.
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