Come ogni anno, quando arriva la stagione dei bagni al mare, riesplode, con tutta la sua forza ‘urticante’ il fenomeno dell’avvistamento delle meduse. Ma che cosa sono esattamente? Sono tutte pericolose per l’uomo? Perché sembrano ogni anno di più? A tutte queste domande tenta di rispondere il sito web meteomeduse.focus.it, che raccoglie tutte le segnalazioni dei bagnanti, da tutto il Paese, traccia una mappa, fornisce una scheda tecnica di ogni esemplare, fino ai rimedi in caso di puntura. A questo proposito, sottolineiamo che, smentisce in maniera netta, la funzionalità de’ cosiddetti ‘rimedi naturali’, urina inclusa, che anzi “può aggravare l’infiammazione”.
E di questo siamo particolarmente grati al sito. Ritrovarsi accerchiati da amici pronti farti la pipì addosso, quando si è stati punti (ahimé, ne portiamo ancora il segno sul braccio) non è proprio una bella immagine…Meglio la farmacia. Adesso lo sappiamo con certezza.
Rimedi naturali a parte, meteomedusefocus.it ‘è ‘un esperimento di scienza dei cittadini – sottolinea Ferdinando Boero, docente di biologia marina dell’Universita’ del Salento, incaricata del monitoraggio scientifico – che coinvolgendo e informando i bagnanti sulle meduse, stimola l’alfabetizzazione sui temi ambientali, azione su cui anche l’Unione Europea si sta orientando dopo aver constatato che non c’e’ cultura della natura in Europa”. Ma la causa dell’arrivo delle meduse? ”La causa prevalente e’ l’eccesso di pesca. Abbiamo depauperato le specie ittiche che si nutrono di plancton; ci sono meno larve e le meduse hanno pertanto meno concorrenti per la loro dieta. E cosi’ crescono e si moltiplicano. La novita’, come avvenuto per i funghi, e’ che i bagnanti hanno preso confidenza con queste specie marine, sanno ad esempio che quelle piu’ urticanti hanno lunghi tentacoli, e arrivano ad apprezzare la bellezza degli esemplari innocui”.
Talmente innocui da essere anche serviti a tavola. Nella cucina orientale, è una tradizione consolidata. Ma non solo nel Far East, a quanto pare. A parte i grandi gourmet, che anche in Europa stanno cominciando a sperimentare le meduse nei loro piatti, scopriamo che si tratta di una tradizione anche siciliana. Ce lo ha raccontato Nino, sub e pescatore di Filicudi , che, tanto tempo fà, ha deciso di lasciare la città per trasferirsi sulla splendida e selvaggia isoletta dell’arcipelago delle Eolie (nella foto a destra, la spiaggi di Pecorini). Il quale, ha anche provato ad offrirci un piatto di spaghetti con le meduse (“piatto noto sull’isola”- ha sottolineato), spiegandoci il lungo procedimento che le rende commestibili e quali specie sono più adatte.
Abbiamo gentilmente declinato l’ invito. Chiusura mentale? Diciamo che l’alternativa, una carbonare di pesce spada, ci ha convinti di più…(as)
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