Scandalo corruzione ad Alcamo. I carabinieri hanno eseguito 14 misure cautelari legate a un’indagine incentrata sul condizionamento di alcuni concorsi pubblici, nello specifico quelli per entrare nella polizia di Stato e nei vigili del fuoco. Il 54enne Giuseppe Pipitone è finito in carcere, mentre ai domiciliari vanno Vincenzo Faraci, 47 anni, Filippo Alessandro Lupo, 59 anni e Francesco Renda, di 26. Obbligo di dimora per Vittorio Costantino, 53 anni; e per gli Roberto Di Gaetano, 21 anni, Mauro Parrino, 29 anni, Antonino Pirrone, 24 anni, Davide Castrogiovanni, 26 anni, Silvia Pisciotta, 31 anni, Giacomo Rizzotto, 29 anni, Mattia Turin, 26 anni, Andrea Doretto, 31 anni, Alessio La Colla, 28 anni.
Il sistema avrebbe previsto una sponsorizzazione del candidato da parte di uno dei componenti di una sottocommissione e poi, a posto aggiudicato, il pagamento della tangente. Nella città del Trapanese esiste una scuola di preparazione per i concorsi. Dieci indagati fanno parte della polizia o del corpo dei vigili del fuoco, le indagini sono scattate dopo una serie di esposti in cui venivano denunciati illeciti. Agli atti dell’indagine un elenco sequestrato a uno degli indagati e contenenti i nomi presenti nella graduatoria finale. Chi si rifiutava di pagare, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stato bloccato nelle prime fasi della selezione.
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