Ogni tanto pioviggina per qualche minuto ma la gente non si schioda, qualcuno apre un ombrello, qualcun altro alza il cappuccio della felpa e si torna a cantare. Un’atmosfera quasi hippie, di gioia e partecipazione, quella che si respira al Castello a Mare in occasione di May-day, la maratona musicale di dodici ore, che oggi ha l’obiettivo di sostenere le missioni della Mare Ionio e portare i giovani delle periferie palermitane a disputare i mondiali antirazzisti di Riace. Più di trenta artisti sul palco, tra i quali spiccano volti noti del panorama musicale italiano come Daniele Silvestri, Roy Paci, Brunori Sas e i Punkreas.
Nonostante i big siano, come spesso accade, verso la fine del concerto migliaia di persone affollano il prato dall’ora di pranzo: «C’è un’atmosfera meravigliosa, tutti cantano, ballano, scattano foto», dice una ragazza che ha seguito il concerto fin dall’inizio. Dopo essersi scatenata per un po’ la gente in piazza si è fermata, prima per ascoltare le parole delle realtà che si occupano da anni a Palermo di migranti e accoglienza, tra cui i volontari del Santa Chiara, quelli del progetto ragazzi Harraga, gli attivisti del forum Antirazzista, poi per ascoltare la musica di Alessio Bondì.
Istanze di mare e di terra che andranno a finanziare sia Mediterranea Saving Humans, sia il progetto di Mediterraneo Antirazzista. Per il sindaco Leoluca Orlando la manifestazione «è uno dei simboli della sensibilità e della cultura di accoglienza e solidarietà che anima e pervade diversi mondi vitali e diverse sensibilità artistiche di Palermo ed oltre Palermo. Nella nostra città tutto si tiene e questo concerto unisce la cultura con il sostegno alla Operazione Mediterranea e alla Mare Ionio, che espone la bandiera ufficiale della città di Palermo».
Ieri Daniele Silvestri nel suo video per invitare tutti a partecipare aveva spiegato così la sua presenza al concertone di oggi: «Musica, parole, artisti e associazioni uniti da un concetto: è la Palermo antirazzista, è il Mediterraneo che si dichiara antirazzista, e che vuole difendere il diritto di pensare al mondo come un posto senza barriere. In cui prima di tutto c’è l’umanità e il bisogno umano di salvare altre vite, che sia in mare, che sia in terra. Ovunque. E pensare il Mediterraneo come un posto che ci mette tutti insieme, non che ci divide. Io ci credo».
Oggi la giunta regionale, presieduta da Renato Schifani, ha approvato il bilancio di previsione e…
Nonostante la sentenza della Corte costituzionale si va avanti. All'Assemblea regionale siciliana (Ars) la maggioranza…
È stato scarcerato qualche giorno fa, ma la procura di Termini Imerese fa ricorso. Il…
Il giudice per l'udienza preliminare di Palermo Paolo Magro ha condannato a 11 anni e…
La diga Ancipa è sempre più vuota. Arriva la conferma definitiva che dal 15 novembre…
I carabinieri di Ribera, in provincia di Agrigento, indagano per risalire agli autori di una…