Il super latitante di Cosa nostra Matteo Messina Denaro sarebbe a Baden-Baden, città nel laden tedesco di Wruttemberg. La segnalazione è stata fatta nei giorni scorsi da una radio privata toscana, che ha inviato un messaggio di posta certificata ad alcune redazioni e alla questura di Trapani, con allegato l’indirizzo esatto in cui si troverebbe il quinto latitante più ricercato del mondo.
A Baden, come si legge in un articolo de La Repubblica, è nata la moglie di un trapanese coinvolto nelle indagini che l’estate scorsa ha portato all’arresto del postino di Messina Denaro, Vito Gondola, accusato di smistare i pizzini del boss nascondendoli sotto pietre nelle vicinanze di una masseria della Valle del Belice. Secondo «fonti ben informate di un distaccamento di servizio della difesa», citate dall’emittente toscana, il presunto capo di Cosa Nostra si troverebbe dunque in territorio tedesco, e non a Trapani.
Inoltre alcuni ascoltatori della radio avrebbero anche individuato il boss, associandolo al proprietario di una villetta a schiera della periferia ovest della città tedesca, definito «molto somigliante» agli identikit del ricercato diffusi dalla polizia. L’abitazione, individuata con estrema precisione tanto da essere indicata con il collegamento a Google Maps, nelle immagini satellitari mostra una vettura rossa, che secondo altri testimoni sarebbe in uso all’uomo somigliante a Messina Denaro. Sia il ministero dell’Interno, che la questura di Trapani e la Dia sono state informate di tali segnalazioni. Sul fronte investigativo, intanto, si mantiene il massimo riserbo circa questa vicenda.
Pochi mesi fa, il procuratore Teresa Principato, che da anni è a caccia di Messina Denaro, aveva espresso la certezza che la primula rossa di Cosa nostra «goda a tutt’oggi di protezioni molto molto importanti, ad alto livello» e tra queste aveva indicato quella del senatore di Forza Italia Antonino D’Alì, attualmente imputato nel processo appello a suo carico, per concorso esterno in associazione mafiosa».
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